Per non perdere i beni, anche immobili, che spettano con la quota legittima, gli eredi devono rispettare questo termine di prescrizione all’apertura della successione

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Come è noto, il codice civile prevede 3 tipi di successione nei diritti del defunto. Il primo tipo è rappresentato dalla successione testamentaria. Qui, il defunto lascia un testamento valido ed efficace con cui dispone dei suoi beni e li spartisce come crede, nei limiti delle quote legittime. Il secondo tipo di successione è quella legittima, questa si utilizza quando il testamento manca oppure sia invalido. In questi casi è la legge che istituisce gli eredi e determina le quote del patrimonio del defunto che gli spettano.

La successione necessaria

Infine, abbiamo la successione necessaria quando il testamento esista e sia valido ma le sue disposizioni violino le quote legittime. Infatti, la legge riserva alcune quote del patrimonio del defunto, sostanzialmente, ai familiari più stretti. Il codice civile all’articolo 536 prevede proprio che le persone a favore delle quali la legge riserva una quota dell’eredità sono il coniuge, i figli e gli ascendenti. Gli articoli successivi determinano a quanto ammontino le quote riservate a ciascun erede legittimo. Ad esempio, al genitore che lascia un figlio solo la legge riserva la metà del suo patrimonio.

Per non perdere i beni, anche immobili, che agli eredi spettano con la quota legittima, costoro devono tutelarsi legalmente e agire in giudizio. Infatti, se il testatore viola la quota legittima, gli eredi hanno a disposizione l’azione di riduzione prevista dall’articolo 555 del codice civile. Quest’azione permette agli eredi di recuperare tutti i beni donati dal defunto a terzi. L’articolo 556 prevede che per determinare l’ammontare effettivo della quota di cui il defunto poteva disporre si forma una massa di tutti i suoi beni. Di tutti quei beni, cioè, che appartenevano al defunto al tempo della sua morte, sottraendone i debiti.

Per non perdere i beni, anche immobili, che spettano con la quota legittima, gli eredi devono rispettare questo termine di prescrizione all’apertura della successione

Si riuniscono, fittiziamente, tutti questi beni, anche quelli donati, appunto, e si determina il loro valore. A questo punto si può calcolare la quota di cui il testatore poteva disporre. La Cassazione, con il provvedimento 13407/2022, ricorda agli eredi che per utilizzare questa azione devono fare attenzione ai termini di prescrizione. Infatti, se il defunto ha violato la quota legittima degli eredi donando i beni del suo patrimonio, questi possono recuperarli utilizzando l’azione di riduzione. Questo è, però, possibile solo entro 10 anni dall’apertura della successione stessa. Superato questo termine, l’azione si prescrive e gli eredi non potranno più recuperare, con l’azione di riduzione, i beni, anche immobili, della quota legittima.

Approfondimento

Gli eredi devono fare attenzione perché se tengono questo comportamento nei confronti del testatore possono perdere qualsiasi diritto all’eredità

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