Pensioni più alte da marzo: ecco per chi e quanto prenderanno

Pensioni più alte da marzo

I primi giorni di ogni mese sono sempre tanto attesi da tantissimi pensionati, soprattutto nell’ultimo periodo a causa dell’aumento dei prezzi. Per tanti pensionati con il nuovo anno il cedolino diventa più ricco già da gennaio, mentre per altri sarà necessario attendere marzo. Ecco allora la misura percentuale della rivalutazione.

La profonda crisi degli ultimi mesi sta mettendo a dura prova lavoratori e pensionati che con tanti sacrifici cercano di arrivare alla fine del mese. Nonostante gli aiuti del Governo siano tanti, soprattutto per le famiglie con un reddito ISEE basso, l’aumento dei prezzi sta creando non poche difficoltà. Portare avanti la famiglia e soddisfare tutte le spese ordinarie e straordinarie diventa sempre più oneroso. Diventa fondamentale risparmiare sui consumi a partire dalle bollette di gas e luce fino alla spesa alimentare.

Per i pensionati sapere pertanto che la propria pensione è aumentata è sicuramente una buona notizia. Già dal mese di gennaio per molti il cedolino di pensione è stato più ricco grazie alla rivalutazione automatica per alcuni trattamenti. In particolare per i beneficiari il cui importo cumulato di pensione è compreso nel limite di 4 volte il trattamento minimo, ovvero di 2.101,52 €. Col comunicato stampa del 24 gennaio l’INPS annuncia che ci saranno pensioni più alte da marzo. In particolare dal primo marzo l’INPS darà il via all’attribuzione della rivalutazione anche ai pensionati appartenenti alle fasce superiori. Ovvero per le pensioni superiori a 4 volte il trattamento minimo INPS.

Già dal mese di gennaio per molti il cedolino di pensione è stato più ricco

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Pensioni più alte da marzo grazie agli arretrati e alla rivalutazione

L’INPS nel comunicato evidenzia innanzitutto di aver provveduto già da gennaio ad attribuire la rivalutazione delle pensioni e prestazioni assistenziali per buona parte dei pensionati. Ovvero a tutti coloro che nel 2022 hanno percepito rate di pensione per un importo pari o uguale a 2.101,52 €. Per costoro la rivalutazione è stata effettuata nella misura del 100%Dal mese di marzo 2023 pertanto procederà ad attribuire la perequazione a tutti gli altri pensionati in percentuale, secondo l’importo annuale in pagamento. Inoltre, nel mese di marzo, l’Istituto provvederà ad erogare anche gli arretrati dei mesi di gennaio e febbraio 2023.

Quale sarà la percentuale

La rivalutazione automatica per il periodo 2023-2024 dei trattamenti pensionistici è contemplata nell’art. 1 co. 309 della Legge di Bilancio 2023. Questa, oltre a stabilire la percentuale del 100% per i trattamenti con importo 4 volte quello minimo, stabilisce anche le percentuali per i trattamenti superiori. La rivalutazione, pertanto, viene attribuita in base alle 6 nuove fasce di reddito indicate nella Legge di Bilancio. 

La rivalutazione viene attribuita in base alle 6 nuove fasce di reddito indicate nella Legge di Bilancio

La rivalutazione viene attribuita in base alle 6 nuove fasce di reddito indicate nella Legge di Bilancio-proiezionidiborsa.it

Per i trattamenti pari o inferiori a 5 volte il trattamento minimo, ovvero tra i 2.101,52 e 2.562 €, la rivalutazione è dell’85%. Per i trattamenti ricompresi tra 2.626 e 3.152 €, ovvero pari o inferiori a 6 volte il trattamento minimo, è del 53%. Ed è nella misura del 47% per i trattamenti pensionistici superiori a 6 volte il trattamento minimo e pari/inferiore a 8 volte il trattamento minimo. Invece la rivalutazione è pari al 37% per i trattamenti pari o inferiori a 10 volte il trattamento minimo. Infine è pari al 32% per i trattamenti pensionistici superiori a 10 volte il minimo.

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