Non tutti sanno che quando si viaggia la compagnia aerea ci potrebbe dover risarcire una bella somma di denaro in questo caso molto comune

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Il caldo è ufficialmente arrivato in tutte le Regioni d’Italia. In molte di queste si superano addirittura i 30°. Se per qualcuno le vacanze sono ancora un lontano miraggio, i più fortunati hanno già dato il via alla stagione estiva. Le vacanze, in particolare quelle estive, rappresentano un momento molto importante per poter ricaricare le pile dopo un intenso anno di lavoro. Ci aiutano a recuperare sia il carico emotivo che quello fisico che ci portiamo dietro dai mesi più freddi ed impegnativi.

Alcuni preferiscono un viaggio avventuroso, senza predeterminare meta e alloggio, vivendo alla giornata. Altri preferiscono invece pianificare dettagliatamente ogni aspetto della vacanza, così da potersi poi rilassare pienamente, senza dover pensare a nulla. Le opzioni sono tante: il mare, che rimane la scelta più amata dagli italiani, la montagna, che ci regala panorami mozzafiato e aria pulita. Da non sottovalutare l’opzione città europea, o addirittura potremmo arrivare a spingerci oltreoceano. Insomma, ce n’è per tutti i gusti.

Non tutti sanno che quando si viaggia la compagnia aerea ci potrebbe dover risarcire una bella somma di denaro in questo caso molto comune

Anche in un momento così bello e rilassante, purtroppo, può capitare l’imprevisto. Talvolta può essere dovuto ad eventi naturali, in questo caso non si può fare niente, se non cercare di trarre il meglio dall’esperienza nonostante tutto. Altre volte l’imprevisto è causato da un errore organizzativo umano e il disagio creato può addirittura rovinare l’intera vacanza. Non tutti sanno che quando si viaggia la compagnia potrebbe trovarsi a dover risarcire ai clienti una cospicua somma di denaro.

L’art. 7 del Regolamento CE n. 261/2004 obbliga la compagnia area a risarcire il cliente nel caso di ritardo o cancellazione del volo. In questa ipotesi, inoltre, lo sfortunato viaggiatore non dovrà provare alcun pregiudizio. Per ottenere il risarcimento l’art. 3 ci dice però che è necessario che i passeggeri si siano presentati all’accettazione secondo le modalità stabilite e all’ora indicata. Insomma, non serve provare il danno, ma abbiamo diritto al risarcimento solo se scopriamo il ritardo o la cancellazione una volta arrivati all’aeroporto. È infatti il tempo perso all’aeroporto e, quindi, l’inutile attesa che ci dà diritto al risarcimento.

L’avviso preventivo

Ciò significa che se l’agenzia ci avverte preventivamente e magari ci paga l’albergo in attesa che arrivi l’orario del volo, non avremo diritto al risarcimento previsto dal regolamento europeo. Anche in questo caso, però, ci spetta una somma di denaro, sebbene ridotta. Infatti, il Tribunale di Reggio Emilia con la sentenza n. 27271 del 2022 ha confermato che si può ottenere un risarcimento dovendo in questo caso provare il danno derivante dal ritardo.

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