Non serve l’invalidità al 100% o la Legge 104 per la pensione INPS a qualsiasi età combinando contributi e cura del familiare 

caregiver

Andare in pensione senza limiti di età è una cosa che la normativa italiana permette. Sono due le misure che consentono un pensionamento distaccato da qualsiasi vincolo anagrafico. La prima è la pensione anticipata ordinaria e la seconda è la pensione con Quota 41. In entrambi i casi serve la giusta anzianità contributiva, compresa quella effettiva cioè al netto dei contributi figurativi da malattia e disoccupazione. Non tutti sanno però che possono andare in pensione anche grazie ad una situazione familiare particolare. E grazie ad una di queste due misure, l’uscita dal mondo del lavoro può essere raggiunta a qualsiasi età.

Non serve l’invalidità al 100% o la Legge 104 per la pensione INPS a qualsiasi età combinando contributi e cura del familiare

Gli interessati ad uscire dal lavoro senza aver raggiunto nessun limite anagrafico previsto dalla normativa vigente, possono sfruttare a determinate condizioni la Quota 41. Proprio questa misura è quella che, tra le due misure citate in premessa, ha il limite contributivo più basso. L’interessato deve avere 41 anni di contributi versati, di cui 35 effettivi. Un anno però, deve essere versato prima dei 19 anni di età. Infatti la Quota 41 è destinata ai precoci. Oltretutto, bisogna essere, alternativamente, disoccupati, invalidi, caregiver o alle prese con una delle 15 attività di lavoro gravoso previste dall’INPS per la misura. Ciò che pochi considerano è che anche assistere un familiare disabile e quindi essere riconosciuti come caregiver da questa possibilità.

L’assistenza del parente

C’è un requisito ulteriore da rispettare per la Quota 41 come caregiver. Infatti il lavoratore interessato a sfruttare la situazione per uscire dal lavoro con 41 anni di contributi, deve prestare assistenza ad un parente disabile ma da almeno sei mesi. In altri termini la prestazione di assistenza al familiare disabile deve essere iniziata almeno 180 giorni prima nella domanda di pensione. Ed il parente deve avere una disabilità certificata pari o superiore al 74%, perché non serve l’invalidità al 100%.

Per parente disabile la Quota 41 prevede che possa essere, senza altri vincoli, il coniuge o un parente di primo grado. Se invece l’assistenza riguarda un parente diverso da quelli prima indicati o un affine, è necessario che questi non abbiano coniuge o genitori o che coniuge e genitori siano sopra i 70 anni di età o a loro volta disabili gravi. Il parente a cui l’interessato alla pensione anticipata presta assistenza, deve essere residente con quest’ultimo.

Approfondimento 

Prenderà 1.000 euro al posto di 1.200 euro il pensionato che sfrutterà 3 anni prima la pensione con 20 anni di contributi

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