Andrà in pensione nel 2022 con 1.500 euro chi è nato entro il 1959 se entro fine giugno fa questa mossa intelligente

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L’aria che tira per le pensioni non è certo buona oggi. Tra tutte le ipotesi di riforma del sistema previdenziale infatti, non ci sono misure che si avvicinano minimamente al funzionamento della vecchia Quota 100. Una uscita a 62 anni di età infatti non è per niente contemplata da nessuna delle ipotesi ventilate. Per questo chi ha la possibilità di uscire dal lavoro con alcune misure oggi disponibili, deve fare del tutto per riuscire ad accedervi. Ed anche un parente invalido può fare comodo per raggiungere l’obiettivo.

Andrà in pensione nel 2022 con 1.500 euro chi è nato entro il 1959 se entro fine giugno fa questa mossa intelligente

Ormai in Italia le pensioni sono arrivate al bivio. La data del 31 dicembre 2022 rischia di passare alla storia come l’anno dell’addio a Quota 102, all’APE sociale e ad Opzione donna. In altri termini per anticipare la pensione non resterà quasi niente. Il rischio concreto è che il sistema previdenziale torni in pieno alle regole della riforma Fornero. Per questo chi può deve cercare solamente di trovare la via per andare in pensione subito. Una possibilità e data dall’ APE sociale. La misura infatti può essere utilizzata da chi entro fine anno compie almeno 63 anni. Tra le categorie a cui bastano 30 anni di contributi sempre entro il 31 dicembre 2022, ci sono anche i cosiddetti caregiver. Una possibilità per sfruttare l’APE sociale è proprio quella di diventare un caregiver.

I 6 mesi di assistenza

Un caregiver è colui che assiste un familiare disabile. Per questa particolare categoria l’APE sociale oltre ai 63 anni di età compiuti, necessita di almeno 30 anni di contributi versati. Naturalmente occorre avere un parente disabile a cui si presta assistenza. Ed è il requisito dell’assistenza quello fondamentale per entrare nella misura. Serve che l’assistenza al familiare disabile sia iniziata almeno sei mesi prima della presentazione della domanda di accesso alla pensione anticipata. I parenti a cui l’interessato presta assistenza devono essere il coniuge o un parente di primo grado. In alternativa può andare bene anche un qualsiasi parente o un affine di secondo grado, ma a determinate condizioni.

Infatti in questi casi è necessario che il coniuge o i genitori del parente/affine disabile siano over 70, deceduti o anche essi affetti da disabilità grave. Il parente disabile deve essere invalido in misura pari o superiore al 74%. E deve essere anche convivente con il soggetto che presenta domanda di pensione. Dal momento che servono sei mesi di assistenza, è evidente che il regime di convivenza deve iniziare entro la fine del corrente mese di giugno. In modo tale da arrivare a dicembre con tutti e tre i requisiti necessari completati. Andrà in pensione nel 2022 chi completa età, contributi e qualifica di caregiver. La pensione con l’APE sociale anche per i caregiver e calcolata in misura pari a quella maturata alla data di uscita. Questo però solo se la pensione è inferiore a 1.500 euro. Infatti la pensione che l’INPS concede con l’APE sociale non può essere superiore a 1.500 euro.

Approfondimento

Indennità da 529 euro e assegno fino a 468 euro oltre alla pensione già incassata per chi diventa invalido dopo i 67 anni 

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