NASPI anticipata con partita IVA già aperta, ecco cosa fare

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La normativa italiana prevede diversi ammortizzatori sociali. E mentre per i collaboratori è prevista la DIS COLL e per gli autonomo l’ISCRO, per i dipendenti spetta la NASPI. Si tratta di tutte forme di sostegno al reddito per i disoccupati. Il riconoscimento è subordinato al possesso di particolari requisiti e alla perdita involontaria del rapporto di lavoro. Per quanto riguarda i dipendenti, poi, c’è la possibilità di chiedere la NASPI anticipata con partita IVA, sia di nuova apertura che già aperta.

NASPI, per l’anticipo servono dei requisiti

Per avere diritto alla NASPI, oltre alla disoccupazione involontaria,  sono necessarie almeno 13 settimane di contributi versate nel quadriennio precedente. Per richiedere, invece, l’anticipo è necessario che il disoccupato di dedichi al lavoro autonomo.

In linea generale l’apertura della partita IVA consente di richiede la NASPI residua in un’unica soluzione. Bisogna essere già titolari di NASPI e presentare richiesta di anticipo all’INPS entro 30 giorni dall’apertura della partita IVA. L’anticipo può essere richiesto anche da coloro che intendono sottoscrivere quote di cooperativa sociale. In questo caso è consentito anche l’essere assunti come dipendenti dalla cooperativa stessa.

NASPI anticipata con partita IVA già aperta, ecco cosa fare

Ma per chi, al momento delle richiesta della NASPI, è già titolare di partita IVA l’anticipo è precluso? Assolutamente no, anche se in questo caso cambia l’iter. Si può, infatti, richiedere l’anticipo per rafforzare il lavoro autonomo che, precedentemente era secondario.

Di fatto, quindi, l’anticipo può essere richiesto anche da chi è già titolare di partita IVA ma la domanda va presentata entro 30 giorni dalla decorrenza della NASPI. Trascorsi i 30 giorni si perde il diritto a richiedere il residuo dell’indennità in un’unica soluzione.

Anticipo indennità: iter con e senza partita IVA

Come abbiamo detto, quindi, l’iter per la richiesta è diverso. In entrambi i casi va per prima cosa presentata domanda di NASPI ordinaria. Una volta accettata questa domanda si può procedere con quella di anticipo. Si hanno in entrambi i casi 30 giorni di tempo per la richiesta, ma cambia una cosa fondamentale.

Nel caso di apertura di nuova partita IVA i 30 giorni decorrono dall’inizio della nuova attività (dall’apertura stessa, quindi). E di fatto la partita IVA può essere aperta, ad esempio, anche diversi mesi dopo aver richiesto la NASPI.

Ma se si è già titolari di partita IVA l’iter cambia. La domanda di anticipo va presentata entro 30 giorni dall’accettazione della domanda di indennità di disoccupazione. In questo modo con l’anticipo ricevuto è possibile rafforzare la propria ditta individuale e dedicarsi al lavoro autonomo.

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