Come richiedere la NASPI anticipata per aprire partita IVA

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Un importante ammortizzatore sociale per i dipendenti che perdono involontariamente il posto di lavoro è rappresentato dalla NASPI. Si tratta di una indennità di disoccupazione riconosciuta in presenza di determinati requisiti contributivi. Nel pubblico impiego il sussidio spetta solo per i dipendenti con contratto a tempo determinata, mentre ne sono esclusi quelli a tempo indeterminato. Esiste anche una specifica indennità per i collaboratori, il cui funzionamento è molto simile a quello della NASPI.

Si può chiedere l’anticipo della misura

La NASPI è corrisposta tutti i mesi dalla decorrenza alla scadenza per il periodo riconosciuto al lavoratore. La durata della misura è data dalla metà delle settimane di contributi versate nei precedenti 48 mesi. Mentre l’importo spettante si calcola sulla base delle retribuzioni medie degli ultimi 4 anni.

Per chi, poi, decide di avviare un’attività imprenditoriale aprendo partita IVA è previsto un ulteriore aiuto. Si può richiede l’anticipo della NASPI residua in un’unica soluzione. In questo modo si potrà finanziare la propria attività e crearsi un nuovo lavoro senza attendere che venga offerto da terzi.

Come richiedere la NASPI anticipata per aprire partita IVA

L’iter per la richiesta della NASPI anticipata è molto preciso. Per poter richiedere l’anticipo è necessario essere titolare di indennità di disoccupazione. Quindi, prima si richiede la NASPI ordinaria, poi si apre partita IVA, e solo dopo si richiede l’anticipo della NASPI residua. Se, invece, si è già titolari di partita IVA al momento della richiesta della NASPI, è necessario presentare domanda di anticipo entro 30 giorni dall’accettazione dell’indennità di disoccupazione.

Se non si segue questo iter preciso, si rischia di vedersi respingere la domanda di anticipo. Dal momento della richiesta di anticipo i pagamenti mensili dell’indennità sono sospesi e si riceverà, dopo circa 2 mesi, un unico bonifico dell’importo totale di tutte le mensilità ancora non fruite.

I vincoli dell’anticipo

Richiedendo la NASPI anticipata non si è più vincolati al limite massimo di fatturato. Con la NASPI ordinaria, infatti, è possibile fatturare solo entro i 4.800 euro l’anno. Questo limite decade ed il lavoratore che ha chiesto l’anticipo potrà fatturare senza alcun limite.

Ma a questo si contrappone un vincolo diverso: una volta richiesto l’anticipo non si può più accettare nessun contratto di lavoro subordinato. E questo per tutta la durata del periodo indennizzato per cui si è richiesto l’anticipo. Per chi accetta un nuovo contratto da dipendente prima della scadenza naturale dell’indennità il rischio è quello di restituire per intero la somma che si è ricevuta a titolo di anticipo.

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