Mercato libero dell’energia elettrica cambia l’Italia

Energia elettrica

L’ Autoritá di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, acronimo Arera, ha stilato la relazione annuale su elettricità, gas, acqua, rifiuti. Dall’analisi proposta si nota con evidenza che il mercato libero dell’energia elettrica cambia l’Italia. I clienti domestici nel 2019 si trovano per il 49% nella modalità mercato libero con un rialzo rispetto allo scorso anno del 3%.

I consumi tra famiglie nel mercato libero e in quello tutelato si assottiglia di molto

L’analisi mette in evidenza come mediamente una famiglia consuma 2.063 kWh/anno nel mercato libero, rispetto a 1.869 kWh/anno in quello tutelato. I clienti domestici con maggiori consumi hanno fatto per primi il passo mentre ora il processo si sta allargando alle altre famiglie.

I prezzi del gas

L’Arera ha notato che nel 2019 i prezzi del gas sono stati più alti sia per i consumatori domestici italiani che per le imprese. Andando a vedere nello specifico, la prima classe di consumo(meno di 525,36 m3 /a) ha un differenziale positivo: dal -1% del 2018 al +7% dello scorso anno. Cosa succedeva precedentemente? Esattamente l’opposto. Nel 2019 risultava la più conveniente sia al lordo che al netto delle imposte.

Una prova maiuscola per i servizi di pubblica utilità

L’Arera nello stilare la relazione ha evidenziato come i servizi di pubblica utilità hanno funzionato garantendo la continuità della fornitura. In Italia nessun utente ha avuto problemi con l’energia elettrica, il gas, il teleriscaldamento, l’acqua e i servizi di raccolta dei rifiuti durante il periodo di lockdown.

Il futuro

Il settore energetico è maggiormente maturo rispetto al passato e la nuova regolamentazione ha dato più opportunità ai consumatori di poter risparmiare. Il settore idrico e dei rifiuti ha invece problemi atavici. Il primo sconta reti obsolete il secondo una carenza di impiantistica conclamata e per il conferimento dei rifiuti dipendente da altri Paesi. Il mercato libero dell’energia elettrica cambia l’Italia ma per gli altri servizi di pubblica utilità non è la stessa storia.

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