L’INAIL riconosce una rendita mensile a questi lavoratori che rientrano nei requisiti

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Sul luogo di lavoro possono talvolta verificarsi degli incidenti che determinano delle conseguenze per il lavoratore. Esse possono essere temporanee o permanenti e coinvolgere diverse dimensioni della capacità lavorativa del soggetto. In questi casi, interviene l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro per indennizzare l’interessato in base ad alcuni fattori che descrivono il caso specifico. Nel presente articolo, con l’aiuto dei Tecnici di ProiezionidiBorsa, vedremo quando l’INAIL riconosce una rendita mensile a questi lavoratori che rientrano nei requisiti.

Cosa paga l’INAIL quando si verificano incidenti sul lavoro

Quando si verifica un incidente sul posto di lavoro, l’entità dello stesso può essere più o meno grave. In tali circostanze, il lavoratore può subire una inabilità temporanea, una inabilità permanente o/e un vero e proprio danno biologico a seguito dell’infortunio lavorativo. L’INAIL riconosce diversi tipi di indennizzi che si calcolano sulla base della gravità del danno e dell’incidenza dello stesso sulle capacità lavorative del soggetto. Cerchiamo allora di capire in quali casi l’INAIL riconosce una rendita mensile a questi lavoratori che rientrano nei requisiti.

In linea generale, possiamo dire che le due forme di sussidio che l’INAIL dispensa in favore dei lavoratori troviamo: l’indennità giornaliera per inabilità temporanea e la rendita per danno biologico. Immaginiamo il caso di un lavoratore che scivolando sul pavimento dell’ufficio abbia preso una slogatura e sia costretto a restare a casa. Questa situazione potrebbe rientrare nei casi di inabilità temporanea che si circoscrive al periodo volto alla cura e guarigione. Pensiamo, invece, a situazioni che comportano una vera e propria modifica dell’aspetto esteriore del lavoratore. Esse potrebbero rientrare nel novero delle circostanze causanti il danno biologico. A prescindere da quale sia la situazione lavorativa che interessa il contribuente, l’iter propedeutico al riconoscimento delle prestazione prevede una denuncia per infortunio o malattia professionale. L’INAIL poi riconosce una delle due rendite che abbiamo sopra indicato.

Rendita per inabilità temporanea assoluta

Nel caso si tratti di inabilità temporanea assoluta, l’INAIL eroga l’indennizzo a partire dal quarto giorno di infortunio. Si ricorda che i primi tre giorni di indennizzo sono a carico del datore di lavoro. Successivamente interviene l’INAIL con un indennizzo pari al 60% della paga fino al 90° giorno di malattia. Dal 91° giorno, l’indennizzo aumenta fino al 75% fino al momento della guarigione. Se, invece, si tratta di inabilità permanente o danno biologico, l’INAIL riconosce una rendita mensile a questi lavoratori che rientrano nei requisiti.

Come paga l’INAIL in caso di inabilità permanente o danno biologico

Per quanto riguarda la rendita per inabilità permanente si fa riferimento al D.Lgs. n. 38/2000. Essa si calcola in base alla tabella dei coefficienti INAIL e decorre dal primo giorno successivo alla guarigione clinica. Tale trattamento ha la durata dell’intera vita lavorativa del soggetto e si riceve se questi dimostra una invalidità mai inferiore al 16% e non capitalizzata. Tale indennizzo è esente da possibili pignoramenti e non è soggetto a tassazione così come non è cedibile.

Il caso del danno biologico, invece, prevede una menomazione pari o superiore al 16%. Esso si considera tale se la lesione compromette l’integrità psicofisica del lavoratore al di là della propria capacità produttiva. Anche in questo caso, si fa riferimento ad una tabella valutativa specifica.

Se il danno biologico è in misura compresa tra il 6% e il 15%, allora si riceve un indennizzo per danno biologico in forma capitale. Esso vale per gli infortuni che si verificano dal 25 luglio 2000 in poi e la sua tabella segue le indicazioni presenti nel DM n. 45/2019. Ecco quando l’INAIL riconosce una rendita mensile a questi lavoratori che rientrano nei requisiti.

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