Le casalinghe hanno diritto alla pensione sociale INPS?

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Tutte le lavoratrici ed i lavoratori domestici che si dedicano alla cura della casa e della famiglia possono ricevere la pensione sociale? Quali sono le condizioni che permettono di ricevere tale provvidenza mensile e come fare domanda? Per rispondere a queste domande è necessario illustrare alcuni approfondimenti sul tema per capire quando le casalinghe hanno diritto alla pensione sociale INPS.

Come funziona

In Italia ci sono circa 7 milioni di persone che prestano in maniera esclusiva ed abituale lavoro domestico in casa e per la famiglia. Tale popolazione è caratterizzata in percentuale maggiore da donne che si dedicano totalmente a questo tipo di attività. Sebbene quello della casalinga non si configuri come un vero e proprio lavoro, tuttavia, esistono delle tutele assicurative e contributive che l’interessata può ricevere. In un precedente articolo, ad esempio, abbiamo descritto la possibilità di andare in pensione dai 57 anni per coloro che versano contributi al Fondo INPS.

Tutti i dettagli sono consultabili nella guida “Pensioni INPS alle casalinghe a partire da 57 anni di età in questi casi”. La percezione di un assegno pensionistico conseguente al versamento annuale dei contributi rappresenta infatti una possibilità di collocamento in quiescenza per la casalinga. Ma cosa accade se non si hanno contributi a sufficienza nel Fondo INPS? Le casalinghe hanno diritto alla pensione sociale INPS in casi simili? Vediamo cosa disciplina la Legge in questo senso.

Le casalinghe hanno diritto alla pensione sociale INPS?

La risposta alla domanda iniziale è affermativa a patto che si rientri in alcuni specifici requisiti. La pensione sociale, oggi sostituita dall’assegno sociale INPS ai sensi della Legge n. 335/1995, è un trattamento di tipo assistenziale. Cosa significa? Quando si parla di trattamenti assistenziali si fa riferimento a dei sussidi economici che l’INPS eroga solo in favore di evidenti difficoltà economiche. Trattandosi di una forma di sostegno al reddito, infatti, l’assegno sociale non richiede una posizione contributiva specifica, ma si rifà a limiti di reddito.

Nello specifico, perché una casalinga possa richiedere l’assegno sociale, deve possedere un reddito non superiore a 5.953,87 se non coniugata, e 11.907,74 euro se coniugata. In quest’ultimo caso, il reddito della casalinga si somma dunque a quello del coniuge. Laddove siano presenti tali requisiti di reddito, la casalinga può ricevere la pensione sociale a partire dai 67 anni di età. In questo caso, è utile sapere che la decorrenza del trattamento economico scatta esclusivamente dietro presentazione di apposita domanda all’INPS.

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