Le azioni De Longhi stupiscono a Piazza Affari: cosa potrebbe accadere nei prossimi giorni?

Per le azioni De Longhi il rialzo non è ancora assicurato

Dopo una decina di sedute al termine delle quali le quotazioni erano rimaste sostanzialmente invariate, le azioni De Longhi stupiscono a Piazza Affari con un rialzo di circa il 5%. In un solo colpo sono state abbattute resistenze e sono apparsi importanti segnali di inversione. Tuttavia, non è del tutto scontato quello che potrebbe accadere nei prossimi giorni. 

Le azioni De Longhi stupiscono a Piazza Affari: cosa potrebbe accadere nei prossimi giorni?

Il titolo De Longhi (MIL:DLG) ha chiuso la seduta del 23 febbraio a quota 22,88 euro, in rialzo del 4,67% rispetto alla seduta precedente.

De Longhi è uno dei pochi titoli di Piazza Affari che presenta una caratteristica molto interessante. Nel lungo periodo, 10 anni, la probabilità che si abbia un rendimento positivo è pari al 100% con un rendimento medio annuo del 70% circa. Se, invece, si scende a 5 anni questa probabilità scende al 76,5%. Siamo, quindi, in presenza di un titolo azionario interessante anche se non è detto che questi risultati vengano ripetuti anche in futuro.

Per il breve termine si osserva questo forte rialzo giornaliero che ha liberato la strada verso il raggiungimento dell’obiettivo rialzista più probabile in area 24 €. Alla rottura di questo livello, poi, gli obiettivi successivi potrebbero andare a collocarsi in area 27 € e 30 €.

Da notare che area 24 € già in passato aveva frenato la corsa al rialzo di De Longhi.

Un chiaro segnale ribassista, invece, potrebbe arrivare da una chiusura giornaliera inferiore a 21,90 €.

 

L’analisi fondamentale

Qualunque sia l’indicatore utilizzato, l’analisi attraverso i multipli di mercato restituisce un titolo sopravvalutato rispetto alla media del settore di riferimento. Ad esempio, il rapporto tra prezzo e utili esprime una sopravvalutazione del 30% circa.

Il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, invece, esprime una sottovalutazione di circa il 5%. Se, invece, si passa alle raccomandazioni degli analisti si scopre che il prezzo obiettivo medio esprime una sopravvalutazione di circa il 5%.

Di interesse la situazione finanziaria con un indice di liquidità pari a circa 2 e a un rapporto debito su capitalizzazione di poco superiore al 60%.

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