L’antica e tradizionale tecnica di coltivazione dei nativi americani: così avremo più spazio e varietà nell’orto in poco tempo

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È tempo di piantare alcuni incredibili vegetali nell’orto, per mettere in tavola preziosi alimenti ricchi di nutrienti. Ecco come facevano le antiche tribù per ottimizzare tempo e spazio con uno straordinario metodo 

Prima della scoperta, l’America, era un continente sconosciuto agli europei, ed era popolato dai nativi americani, suddivisi in più di 200 tribù. Ognuna di queste aveva un capo, particolari credenze, divinità e un forte rispetto della terra, che consideravano come una “madre” che nutre i propri figli. Alcuni popoli erano esperti agricoltori e conoscevano diversi tipi di piante, che coltivavano ad arte. Era usanza coltivare nello stesso appezzamento di terreno mais dolce, fagioli e zucca, perché già comprendevano gli straordinari vantaggi delle consociazioni. La tecnica agricola, conosciuta anche dai Maya, proveniva da una leggenda singolare che aveva come protagoniste tre sorelle, da qui il nome di questo metodo.

Le “tre sorelle”, ecco l’antica e tradizionale tecnica di coltivazione dei nativi americani e i suoi vantaggi

La profonda conoscenza dei cicli vitali delle piante, e attraverso l’esperienza contadina, queste popolazioni riuscirono a produrre diversi prodotti. Le “tre sorelle” erano, quindi, rispettivamente mais, fagioli e zucca, vegetali che costituivano la loro dieta e fornivano proteine, vitamine e sali minerali. Prima di seminare le tribù creavano dei piccoli mucchi di terra ogni 50 cm. Questi erano alti all’incirca 30 cm e, in alcune parti dell’America, si fertilizzavano con del pesce marcio. Seminavano per primo il mais e, solo quando raggiungeva una certa altezza, mettevano in mezzo i semi dei fagioli e dopo quelli di zucca attorno.

Ma quali sono i vantaggi dell’antica e tradizionale tecnica di coltivazione dei nativi americani? In realtà queste 3 piante si supportano e proteggono a vicenda e da vari punti di vista. Il mais, crescendo in altezza, diventa un vero e proprio supporto per i fagioli, che si arrampicheranno facilmente, senza l’ausilio di pali. Le zucche, invece, sviluppandosi in orizzontale, bloccheranno la crescita di erbacce infestanti, trattenendo l’umidità del terreno. Le radici dei fagioli sono utili a fissare l’azoto sul suolo, grazie a dei batteri, permettendo una crescita veloce e rigogliosa. Non avremo bisogno di aggiungere particolari fertilizzanti e supporti, l’irrigazione sarà ridotta, come anche lo spazio per coltivare.

La quarta sorella

Il periodo ideale per attuare questa fantastica tecnica è proprio questo, quando le temperature ormai sono miti e le gelate sono un vecchio ricordo. Potremmo arricchire l’orto delle tre sorelle con un quarto elemento, spesso aggiunto da alcune tribù, la Cleome serrulata, o pianta di api delle montagne rocciose. Questa specie, infatti, attira queste meravigliose creature e favorisce l’impollinazione, inoltre è bellissima e facile da coltivare. In alternativa possiamo sostituirla con i girasoli, oltre che decorativi producono buonissimi semi e simboleggiavano il coraggio.

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