La verità sull’aumento delle pensioni di ottobre, cifre e regole

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Da giorni si fa un gran parlare di un aumento che i pensionati riceveranno con il rateo di pensione di ottobre 2022. Sarebbe una misura prevista dal DL Aiuti bis. Non si tratta di un aumento extra offerto dal Governo per contenere la grave crisi economica a cui anche i pensionati stanno andando incontro in questi mesi. Ma è sempre la crisi economica che ha spinto il Governo a prevedere una misura di questo tipo, già ad ottobre. Infatti l’aumento sarebbe giustificato dal cosiddetto meccanismo della perequazione.

La verità sull’aumento delle pensioni di ottobre, cifre e regole

Con il DL Aiuti bis, oltre il taglio del cuneo fiscale che inciderà sulle buste paga, si dovrebbe provvedere ad aumentare gli importi delle pensioni erogate ai cittadini italiani. Il carovita, l’inflazione ed una crisi senza precedenti impongono misure di sostegno a famiglie, lavoratori e anche ai pensionati. L’aumento del mese di ottobre di cui da tempo si parla per le pensioni è, in pratica, l’indicizzazione che arriva con qualche mese di anticipo rispetto al solito. Infatti l’aumento altro non è che l’adeguamento delle pensioni al tasso di inflazione che in genere viene caricato ogni gennaio.

Cosa cambia per i pensionati ad ottobre

L’indicizzazione delle pensioni sarà in misura pari al 2% e riguarderà anche le future tredicesime. Si attiverà ad ottobre ciò che in genere si attiva ogni gennaio. L’adeguamento è al tasso di inflazione dell’anno precedente. Saranno tre mesi di pensioni più alte, quindi, per gli italiani, con l’aggiunta di una tredicesima, anch’essa indicizzata. Anche il conguaglio per l’applicazione del meccanismo perequativo verrà prodotto in anticipo e quindi ad ottobre. È ciò che si legge nel testo del provvedimento. Rivalutazione e conseguente aumento riguarderanno le prestazioni del FPLD (Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti), le pensioni di commercianti e artigiani e tutti gli assegni erogati dalle gestioni esclusive, sostitutive ed esonerative dell’AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria). L’incremento delle pensioni sarà differente in base alla fascia di appartenenza. In pratica, in base all’ammontare delle pensioni con scaglioni commisurati al trattamento minimo INPS. L’attuale limite del trattamento minimo è pari a 524,34 euro.

Come funziona l’indicizzazione

L’aumento delle pensioni in misura piena spetterà a chi ha una pensione più bassa e rientra nella prima fascia. La verità sull’aumento delle pensioni parte dalla struttura del meccanismo di perequazione, che è il seguente:

  • 100% di indicizzazione su pensioni fino a 4 volte il minimo;
  • 77% di indicizzazione su pensioni sopra 4 e fino a 5 volte il minimo;
  • 52% di indicizzazione su pensioni sopra 5 e fino a 6 volte il minimo;
  • 47% per pensioni sopra 6 e fino ad 8 volte il minimo;
  • 45% per le pensioni sopra 8 e fino a 9 volte il minimo;
  • 40% per le pensioni più alte.

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