La flat tax estesa sta finalmente arrivando, ma c’è la stretta per chi traccheggia con i ricavi

GIORGIA MELONI

Al pari della revisione del reddito di cittadinanza, e della Quota 41 ibrida che sostituirà dal 2023 la Quota 102, nella prossima Legge di Bilancio del Governo Meloni ci sarà un’altra misura che ormai è data per certa. Si tratta, nello specifico, della revisione della tassa piatta.

L’attuale flat tax al 15%, infatti, dovrebbe essere estesa. Permettendo così ad una platea più ampia di piccole Partite IVA di accedere al regime fiscale agevolato. La soluzione ideale per il Governo italiano, in particolare, sarebbe stata quella di innalzare da subito, proprio per la tassa piatta, il limite annuo dei ricavi o dei compensi a 100.000 euro.

La flat tax estesa sta finalmente arrivando, ma con la tagliola contro i furbetti

Pur tuttavia, la coperta è corta nella manovra finanziaria. In quanto buona parte degli stanziamenti sarà destinata al contrasto al caro energia. Ed allora la soglia sarà innalzata, ma per ora fino a 85.000 euro.

La flat tax estesa sta finalmente arrivando, quindi, ma nello stesso tempo l’Esecutivo guidato dalla Premier Giorgia Meloni dovrebbe introdurre una sorta di regola, anzi una vera e propria tagliola contro i furbetti. Ovverosia nei confronti di chi entra ed esce dalla flat tax traccheggiando proprio con il limite imposto dalla Legge per il fatturato.

Nel dettaglio, per la tassa piatta al 15% estesa dovrebbe essere introdotta una soglia oltre la quale l’uscita dalla flat tax sarebbe immediata. E quindi senza attendere l’anno successivo così come avviene in questo momento.

Con la soglia di uscita immediata che dovrebbe essere posizionata proprio a 100.000 euro. La soglia che, a regime, dovrebbe poi essere quella per stare dentro o fuori dalla misura estesa dal Governo Meloni nel corso della legislatura.

Perché è vantaggioso pagare la tassa piatta fino a 85.000 euro di giro d’affari

Al netto della soglia antievasione sopra indicata, è chiaro che l’estensione della tassa piatta sarà estremamente vantaggiosa per le piccole Partite IVA che hanno compensi e ricavi sopra i 65.000 euro, ma al di sotto della soglia di 85.000 euro. Visto che potranno passare dall’IRPEF al 43%, per quel che riguarda il massimo scaglione di imposta applicato alle persone fisiche, al pagamento, senza IVA, di un’imposta sostitutiva che è pari al 15% del reddito imponibile.

L’ufficialità, relativa proprio all’innalzamento della soglia per la tassa piatta, è attesa per lunedì 21 novembre. Quando si riunirà il Consiglio dei Ministri presieduto dalla Premier Giorgia Meloni. Salvo clamorose sorprese, infatti, a conclusione del CdM il Governo alzerà il velo sulla Legge di Stabilità per il 2023.

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