Investire 50.000 euro e trasformarli in modo garantito in 100.000 euro raddoppiando così i soldi sul conto

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Puntare al raddoppio del capitale investito è l’obiettivo di quasi tutti i risparmiatori, per non dire di tutti. Se poi il guadagno del 100% fosse garantito dallo Stato sarebbe un’opportunità unica. Ebbene, può sembrare incredibile ma esiste un BTP quotato in Borsa che se acquistato adesso, a scadenza garantisce il raddoppio dei soldi investiti. Unica condizione: mantenerlo fino al momento del rimborso.

L’inflazione sta raggiungendo picchi che non si verificavano da decenni. In Italia a giugno il costo della vita ha raggiunto un livello dell’8,0%, che non si vedeva dal 1986. In quegli anni per dare uno strumento di protezione ai risparmiatori, il Governo emetteva titoli di Stato di lunghissima durata con cedole annuali stellari. Il BTP con la cedola più alta fu emesso nel 1993 ed aveva un coupon del 9% annuo. Questo titolo di Stato, con scadenza 1° novembre 2023 (Isin: IT0000366655), è ancora quotato in Borsa e chiunque può acquistarlo.

Investire 50.000 euro e trasformarli in modo garantito in 100.000 euro raddoppiando così i soldi sul conto

Tuttavia alcuni BTP pur non avendo una cedola altrettanto alta possono garantire il raddoppio del capitale investito. Per esempio chi investe nel BTP con scadenza a settembre del 2050 (Isin: IT0005398406) può ottenere un rendimento totale di quasi il 100%. Infatti il risparmiatore che lo acquista al prezzo attuale di 79,15 centesimi e lo detiene fino alla scadenza avrà ottenuto un rendimento del 99,3%. La plus valenza in conto capitale al momento del rimborso e le cedole annuali contribuiscono a questo risultato.

Chi volesse investire 50.000 euro e trasformarli in modo garantito in 100.000 euro, potrebbe comprare questo BTP. Infatti il risparmiatore che acquistasse 50.000 euro nominali di questo titolo, al prezzo attuale spenderebbe 40.000 euro, ma a scadenza incasserebbe proprio 50.000 euro. Inoltre sempre fino al rimborso incasserebbe una cedola annuale del 2,45% lordo. La somma del denaro incassato dalle cedole e quello incassato sulla differenza tra valore di acquisto e rimborso, permetterebbe di raddoppiare il capitale investito.
Naturalmente la durata di questo BTP è la penalizzazione più importante. Per avere la certezza di raddoppiare il capitale occorre tenere il titolo fino alla scadenza ovvero per altri 28 anni. Ovviamente il Buono del Tesoro può essere venduto in qualsiasi momento prima del rimborso, ma il suo rendimento varierà col prezzo di vendita.

L’alternativa dei Buoni fruttiferi postali

Chi avesse un orizzonte più limitato potrebbe rivolgersi a un BTP con scadenza più ravvicinata oppure su di un Buono postale. Sia BTP che Buoni postali sono garantiti dallo Stato italiano ed hanno una tassazione fiscale agevolata sui rendimenti.
I Buoni fruttiferi postali hanno degli indubbi vantaggi rispetto all’investimento in Buoni del Tesoro poliennali, tuttavia hanno anche delle evidenti penalità.
Chi volesse puntare sui Buoni fruttiferi postali può scegliere su una gamma di 6 differenti titoli con una durata differente ed ovviamente anche un rendimento differente.

Approfondimento

Chi non vuole patire fortissime perdite sui risparmi a causa dell’inflazione nei prossimi anni può seguire una di queste 3 soluzioni

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