In questo modo uno studente o una casalinga possono investire 3.000 euro e conservare sempre la piena disponibilità dei propri soldi

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Chi lo ha detto che per investire servano per forza grandi capitali? Sicuramente una sana pianificazione finanziaria dei grandi patrimoni assicura buone rendite. Ma anche chi dispone di capitali ridotti può garantirsi degli introiti.

In tutti gli investimenti, infatti, la differenza finale la fa la migliore combinazione di (almeno) questi 4 elementi:

  • il capitale investito, e non poteva essere diversamente. Un rendimento netto annuo dell’1% su un milione di euro o su 10mila euro non sono la stessa cosa in termini assoluti;
  • il tasso di rendimento ottenuto e/o ricercato. Ci sono investitori che sul lungo periodo puntano a rendimenti fino all’11% annuo, e chi invece mira al semplice deposito dei risparmi;
  • il tempo impiegato per conseguire un dato risultato. Ad esempio i day traders molto bravi guadagnano in giornata quanto un risparmiatore privo di rischio guadagna nel giro di mesi o anni. Anche a parità di capitale impiegato;
  • il rischio implicito in un dato investimento. Chi in passato ha investito in BTP con cedola sopra il 5% si è garantito nel tempo un ricco rendimento a rischio contenuto.

In questo modo uno studente o una casalinga possono investire 3.000 euro e conservare sempre la piena disponibilità dei propri soldi

Tenendo a mente i 4 elementi di cui sopra, si possono combinare tante scelte finali.

Ragioniamo di fantasia e prendiamo il caso di uno studente, una casalinga, etc, che dispongano di 3.000 euro da voler valorizzare. Immaginiamo di investire quei soldi solo a breve o, al massimo, medio termine. Poi consideriamo una propensione al rischio quasi nulla. Infine ipotizziamo che la scelta debba ricadere su uno strumento quasi liquido. All’occorrenza, i risparmi dovranno essere subito disponibili.

Tra le varie opzioni presenti sul mercato, la scelta potrebbe ricadere su un conto deposito libero (CD). Si tratta di un prodotto finanziario adatto a chi ha bassa propensione al rischio e cerca un parcheggio dei risparmi di breve termine. Se l’intermediario che lo propone aderisce al FITD, la giacenza sul conto è garantita fino a 100mila euro.

Sul mercato esistono CD liberi e con vincolo. I maggiori rendimenti si hanno sui secondi, mentre sono molto bassi sui prodotti liberi. In compenso, il titolare del conto ha piena facoltà di rientrare nella disponibilità dei soldi quando vuole.

I conti deposito liberi per avere sempre la piena disponibilità dei soldi

Dunque, in questo modo uno studente o una casalinga possono investire 3.000 euro per guadagnare qualcosa a rischio quasi nullo. Gli intermediari presenti sul mercato propongono CD sulle scadenze più varie. Di norma si parte dai 3 o 4 mesi e si passa ai 6, ai 9 e ai 12 mesi. Poi abbiamo i 15 e i 18 mesi, i 2 anni, i 30 e i 36 mesi e così via. Sugli interessi attivi la tassazione è del 26% e sotto i 5mila euro di deposito non si paga l’imposta di bollo.

Infine, di norma non prevedono costi di apertura, gestione e chiusura del conto, tanto a naturale scadenza del prodotto, quanto prima.

Approfondimento

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