In quali Paesi investire nel 2024 secondo gli analisti

In quali Paesi investire

Su cosa investire nel 2024? Abbiamo visto in altri articoli che in un contesto come quello attuale, caratterizzato da una inflazione elevata rispetto agli standard prefissati, potrebbe essere conveniente investire nell’azionario. Vediamo adesso su quali mercati potrebbe essere opportuno puntare, riportando il parere di diversi esperti analisti.

Specialmente nell’incerto scenario economico e geopolitico attuale, diversificare anche geograficamente gli investimenti che si fanno è importante al fine di evitare che il proprio capitale venga messo eccessivamente a rischio.

Proprio per questo, potrebbe essere interessante scoprire il parere di alcuni analisti in merito ai mercati sui quali potrebbe essere più conveniente investire nel corso dell’anno. Cerchiamo di capirne di più.

In quali Paesi investire nel 2024

Secondo l’analista Francesco Sandrini di Amundi, in questo momento il Giappone è particolarmente appetibile per gli investitori.

Tra i Paesi in via di sviluppo, invece, sarebbero da prediligere il Brasile, il Messico e l’India piuttosto che la Cina.

Un parere, quest’ultimo, che collide con l’opinione di altri analisti, i quali ritengono invece che investire in azioni cinesi possa essere piuttosto propizio in questo momento storico.

Ad esempio, l’analista Richard Fontaine, direttore del Center for a New American Security, sostiene che numerosi fattori renderebbero vantaggioso investire in azioni cinesi: la leadership del Paese nel settore dell’Intelligenza Artificiale, la forza militare in aumento e un’economia che, sebbene in rallentamento, lo scorso anno ha superato quella statunitense. A suo avviso, ciò però non toglie che la situazione dell’economia cinese sia molto complessa a causa del rallentamento economico post-pandemico e della recente recessione. Quest’ultima ha infatti portato ad una riduzione degli investimenti esteri. Questi fattori, tuttavia, a detta di Fontaine non dovrebbero recare un impatto significativo sull’economia cinese.

Cosa dice Eurizon

Invece, Claudio Foschi di Eurizon sottolinea a sua volta di ritenere più propizio il mercato indiano piuttosto che quello cinese tra i Paesi emergenti. Infatti, come sottolineano anche gli analisti di Morningstar, l’India ha beneficiato della debolezza del mercato cinese, proprio come ha fatto il Giappone. Di quest’ultimo Paese tratta anche un altro analista. Scopriamo cosa dice in proposito.

Il parere di un analista di UniCredit

Secondo Alessandro Caviglia di UniCredit, il Giappone starebbe uscendo da una forte fase di deflazione, un fattore che, assieme all’aumento dei salari e a quello degli utili societari, lo renderebbe un mercato piuttosto appetibile per gli investitori.

Dunque, come abbiamo visto sono diversi gli analisti che sostengono che in questo momento -e in generale nel corso dell’anno- potrebbe essere propizio puntare sul mercato giapponese.

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