In pensione recuperando gli anni di contributi mancanti all’INPS

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Trovarsi ad aver raggiunto la giusta età per la pensione, oppure trovarsi con una lunga carriera di contributi versati, ma a conti fatti non poter andare in pensione, è sicuramente una situazione brutta per un lavoratore. Ma resta una situazione piuttosto diffusa dal momento che le regole per la pensione in Italia sono assai particolari. Basta poco infatti per uscire fuori da una misura pensionistica.

Vista la frequenza con cui in Italia cambiano le cose, basta poco per ritrovarsi a dover lavorare per molti anni ancora. E ciò che è successo per esempio agli esodati della legge Fornero. Ma è anche quello che è successo recentemente a chi non è riuscito a rientrare nella Quota 100. Ma ci sono modi per andare in pensione recuperando gli anni di contributi mancanti all’INPS

In pensione recuperando gli anni di contributi mancanti all’INPS

Il tipico esempio di quello che può succedere ad un lavoratore che non riesce ad accedere a una misura pensionistica e che è costretto a restare al lavoro per tanti anni, riguarda la quota 100. Per esempio chi pur avendo completato i 62 anni di età entro il 31 dicembre 2021, non aveva, anche se per poco, i 30 anni di contributi necessari, è finito dentro il cosiddetto scalone. Quando si parla di pensioni per scalone si intende il prolungamento del termine di attesa per lasciare definitivamente il lavoro. Per esempio un lavoratore nato nel 1959 che a dicembre scorso aveva completato “solo” 37 anni di carriera, si è visto di colpo negare la possibilità di uscire con la Quota 100 come hanno fatto i suoi colleghi con 38 anni di contributi versati.

Lo scalone di 5 anni per la pensione

È proprio così, perché anche per un solo anno di contributi mancanti questo lavoratore non solo è uscito fuori dalla possibilità di andare via dal lavoro a 62 anni di età, ma sarà costretto a lavorare ancora per molti anni. Dal momento che la Quota 100 è scomparsa, la penalizzazione è evidente. A questo lavoratore a poco serve la Quota 102 dal momento che l’età di uscita per questa nuova misura valida solo per il 2022, è fissata a 64 anni di età. In teoria questo lavoratore dovrà rimanere in servizio ancora 5 anni per poter finalmente accedere alla meritata pensione.

Come recuperare gli anni di contribuzione mancanti

Recuperare un anno di contributi però non è difficile. Una prima via è quella dei versamenti volontari. Bisogna però farsi autorizzare dall’INPS a questo genere di versamento che significa proseguire da soli con i versamenti. Ogni carriera però è diversa da un’altra. Infatti ci possono essere contributi versati in casse previdenziali differenti dall’INPS. Magari per periodi di lavoro svolti molti anni prima per il proprio Comune di residenza o per altri enti statali.

Il riscatto, pagando il relativo onere, o la ricostruzione della posizione assicurativa o contributiva sono soluzioni utili a chi vuole rendere buoni per la pensione questi contributi. Nel caso delle donne invece, non mancano possibili sconti contributivi per gravidanze avute in passato. Sconti che possono fare recuperare alle lavoratrici il diritto alla pensione. E non possono essere tralasciate le vie del riscatto della laurea per esempio, o l’accredito figurativo del servizio militare.

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