In arrivo aumento in busta paga fino a 300 euro al mese per 2 categorie 

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Le buste paga di alcuni categorie di lavoratori saranno più corpose già da luglio. Infatti, è in arrivo aumento in busta paga fino a 300 euro per 2 categorie di lavoratori. Si tratta del rinnovo di due contratti collettivi di lavoro: domestico e comparto dell’industria ceramica. Inoltre, nel caso del contratto colf e badante, è stata prevista anche un’indennità una tantum di 300 euro. Analizziamo come saranno erogati gli aumenti per le due categorie di CCNL (Contratto Collettivo Nazionale Lavoro).

In arrivo aumento in busta paga fino a 300 euro per 2 categorie di lavoratori

È stato rinnovato il CCNL per il comparto dell’industria ceramica italiana tra Confindustria, CGIL, UGL, FESICA CONFSAL, CISL, UIL,  FIALC CISAL e FAILC CONFAIL.

L’aumento è per gli addetti all’industria della ceramica, piastrelle, materiali refrattari, porcellane e ceramiche ad uso ornamentali e ceramica tecnica per tubi in gres.

Il contratto siglato il 27 luglio 2021 prevede un aumento suddiviso in due quote, con le seguenti decorrenze in base al:

  • comparto piastrelle: da gennaio 2022 circa 32 euro, da gennaio 2023 circa 13;
  • comparto sanitari, refrattari e stoviglie: da gennaio 2022 circa 20 euro, da gennaio 2023 circa 26 euro.

Inoltre, previsti aumenti anche sul versante della previdenza complementare. Infatti, l’accordo prevede un incremento del contributo a carico del datore di lavoro dello 0,20% con decorrenza da gennaio 2022 per il settore piastrelle. Per tutti gli altri comparti l’incremento è così suddiviso:

  • 0,1% da gennaio 2022;
  • 0,1% da gennaio 2023.

Infine, nel mese di giugno/luglio sono stati rinnovati anche altri contratti:

Rinnovo CCNL lavoro domestico

Recentemente è stato rinnovato anche il contratto collettivo del lavoro domestico. Infatti, dal primo luglio 2021 è previsto un rimborso ai datori di lavoro non autosufficienti, per le spese della badante. L’importo riconosciuto è di 300 euro al mese per un massimo di 12 mesi consecutivi, per un totale complessivo di 3.600 euro annui.  Inoltre, prevista anche un’indennità una tantum di 300 euro per aiutare le famiglie a pagare un sostituto quando la lavoratrice domestica deve andare in maternità.

Infine, prorogate le indennità per i lavoratori domestici, colpiti da Covid o costretti a restare in quarantena, fino al 31 ottobre 2021.

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