In 30 giorni i soldi sul conto corrente a chi fa richiesta del Bonus al fornitore di luce e gas

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In alcune Regioni ci sono agevolazioni per i cittadini in riferimento alle bollette per le utenze domestiche. Sconti gas e luce, che abbattono la bolletta e fanno risparmiare soldi. Lo Stato poi ci pensa autonomamente con il famoso “Bonus sociale”, che è il contributo alle famiglie meno abbienti sui consumi di luce, acqua e gas. Fatta questa debita premessa, ecco spiegato il motivo per cui molte famiglie bollette che oltre alla dicitura “non c’è niente da pagare”, trovano anche un saldo con il segno meno davanti. In pratica si trovano in vantaggio nei confronti del fornitore di luce o di gas per esempio.

Ma chi crede che questo vantaggio sia da scontare esclusivamente nelle bollette successive è in errore. Perché c’è la possibilità di monetizzare i Bonus e trasformarli in denaro contante. E adesso vedremo come fare a ricevere in 30 giorni i soldi sul conto corrente a chi fa richiesta del Bonus al fornitore di luce e gas.

Bonus luce e gas e segno meno sulle bollette, che significa?

Hai appena ricevuto una bolletta del gas che riporta la cifra 900 euro con il segno meno davanti? Significa che sei a credito di 900 euro nei confronti del fornitore di gas cui comunemente dovresti pagare la bolletta. Una situazione questa abbastanza comune oggi giorno. Perché il Governo ha esteso il Bonus sociale ad un numero maggiore di famiglie (con ISEE fino a 15.000 euro ndr). Ma anche perché a carattere locale non mancano gli aiuti da parte di alcune Regioni. Per esempio in Basilicata c’è un Bonus che azzera la componente della materia prima sulle bollette del gas metano ad uso abitativo.

Bonus che finiscono con il generare le bollette a credito. Per scontare questo credito esistono sostanzialmente due vie. La prima è quella comune, cioè con il credito che si sconta con le bollette successive fino al suo esaurimento. Ma se continuano i Bonus è probabile che continui a salire il credito nei mesi successivi. E allora perché non usare la seconda via? Parliamo della possibilità di recuperare il credito immediatamente o quasi, trasformandolo in denaro contante. In pratica, monetizzando i vari Bonus a cui si ha diritto. 

In 30 giorni i soldi sul conto corrente a chi fa richiesta del Bonus al fornitore di luce e gas

Il rimborso si può richiedere anche in contanti quindi. E questo accade  quando i Bonus presi superano il consumo delle bollette. Chiamando il numero verde del proprio fornitore si può chiedere il rimborso. Le modalità di incasso sono variabili. Naturalmente comunicando un codice IBAN del proprio conto corrente il rimborso arriverà tramite bonifico. Ed in genere sono 30 i giorni lavorativi di calendario che utilizzano le compagnie per il rimborso.

Per cifre superiori a 500 euro di saldo a credito, il conto corrente è la via più facile e forse unica. Infatti il rimborso si può monetizzare anche con bonifico domiciliato presso un tabaccaio o un esercizio simile con SISAL al suo interno. Per cifre superiori senza IBAN c’è la via dell’assegno, ma con tempi di incasso che naturalmente si dilatano e che riguardano anche i servizi postali di invio dello stesso assegno. 

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