Il segreto per orchidee perfettamente fiorite e mai secche è quest’importantissimo gesto che bisogna compiere adesso  

orchidea

Quando questa pianta trova l’ambiente giusto e riceve acqua e cure necessarie è davvero facile riuscire nella sua coltivazione. Tutti sanno che le orchidee non amano gli sbalzi di temperatura o le correnti d’aria e che bisogna irrigarle con la giusta quantità d’acqua.

Le irrigazioni rappresentano un fattore importantissimo per una crescita rigogliosa dell’orchidea. Esisterebbero, poi, anche eccezionali rimedi per non avere mai più fastidiose macchie di calcare sulle foglie delle orchidee a causa proprio dell’acqua.

Quando tutte queste cure, però, sono insufficienti e l’orchidea mostra macchie sulle foglie, non fiorisce o è sofferente il problema potrebbe essere un altro.

Quando rinvasare l’orchidea da esterno e come farlo

Non esistono solo specie da coltivare dentro casa, ma anche all’esterno. L’orchidea Cymbidium, ad esempio, apparterrebbe al genere delle orchidee da esterno, molto più resistenti alle temperature in giardino. Il segreto per orchidee perfettamente fiorite all’esterno è rinvasarle secondo queste istruzioni precise.

Il rinvaso, infatti, è una cura che bisognerebbe dare alla pianta in specifiche condizioni. Quindi, ecco come eseguirlo correttamente.

Perché il segreto per orchidee perfettamente fiorite e mai secche è quest’importantissimo gesto che bisogna compiere adesso

Il momento migliore per rinvasare le orchidee da esterno è l’inizio della primavera, ovvero il periodo compreso tra marzo e aprile. In questo caso, non avranno formato nuove radici e il travaso sarà molto più sereno. Stesso discorso se la pianta non fiorisce da più di un anno.

Solo se la pianta è sofferente, è possibile eseguire quest’operazione anche a maggio.

Bisognerà rinvasare le orchidee da esterno una volta ogni 3 o 4 anni. Prima, bisognerà bagnare la pianta per avere radici più elastiche e non romperle. Poi, ripulire le radici dal materiale rimasto attaccato ed eliminare quelle morte con attrezzi disinfettati.

Usare, poi, un terriccio già pronto per le orchidee acquistato presso un vivaista di fiducia o foglie di faggio mescolate a polistirolo, perlite o gommapiuma. Queste servono a mantenere l’umidità.

Una soluzione ai dubbi più frequenti sul trapianto

Dopo il rinvaso occorrerà lasciare la pianta a secco d’acqua e al riparo dalla luce per 7 giorni, proteggendola dagli sbalzi di temperatura. Concimare la pianta solo quando avrà ripreso l’attività delle radici.

Come capire se l’orchidea ha radici marce da asportare? Se il loro colore non è brillante, ma grigio, spento e scuro e se appaiono svuotate.

Quali sono le tipologie di terriccio da preferire? Pino, sughero, cortecce di abete o polistirolo espanso sembrerebbero preferibili.

E se l’orchidea secca? Recidere lo stelo alla base, perché la fioritura partirà da uno stelo nuovo dopo un anno.

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