Il ribasso sul petrolio potrebbe avere già lasciato il passo ai rialzisti

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Erano due mesi che le quotazioni del petrolio non toccavano area 95 dollari e che non scendevano sotto quota 100 dollari. Ribasso era stato così deciso e violento che a un certo punto sembrava quasi che le quotazioni volessero ulteriormente accelerare al ribasso. Questa illusione, però, è durata lo spazio di qualche seduta. Infatti, il ribasso sul petrolio potrebbe avere già lasciato il passo ai rialzisti. Per rendersi conto di quanto successo, facciamo notare come il petrolio sia arrivato a perdere oltre il 12% rispetto alla chiusura settimanale precedente prima di recuperare e chiudere con un ribasso del 3,36%.

Prima di analizzare in dettaglio i possibili scenari futuri, ricordiamo che in questa fase sono due gli argomenti che condizionano principalmente l’andamento del prezzo del greggio: la guerra tra Russia e Ucraina, e i timori per una recessione globale.

Il ribasso sul petrolio potrebbe avere già lasciato il passo ai rialzisti: le indicazioni dell’analisi grafica

Il petrolio (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 8 luglio a quota 104,79 dollari, in rialzo del 2,01% rispetto alla seduta precedente. La settimana si è chiusa con un ribasso del 3,36% rispetto alla chiusura settimanale precedente.

Time frame giornaliero

Era da marzo 2022 che sul petrolio non si vedeva un crollo delle quotazioni di oltre il 10%. La seduta di martedì ha aggiornato questo record. La riscossa, però, è già iniziata dalla seduta successiva quando, dopo nuovi minimi, le quotazioni hanno chiusura lontano dai minimi stessi. Ecco, quindi, che nelle sedute successive abbiamo assistito a un’accelerazione rialzista il cui obiettivo più probabile passa per area 107,62 dollari. Una chiusura giornaliera superiore a questo livello potrebbe aprire le porte a un nuovo rialzo il cui obiettivo più probabile passa per area 120,14 dollari. La massima estensione rialzista, invece, potrebbe passare per area 132,66 dollari.

I ribassisti, invece, potrebbero prendere il sopravvento nel caso di una chiusura giornaliera inferiore a 99,88 dollari. In questo caso potrebbe essere probabile un ritorno in area 80 dollari.

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Time frame settimanale

Nulla è cambiato rispetto a settimana scorsa. Si segnale solo il tentativo andato a vuoto dei ribassisti di forzare al ribasso.

Il futuro di medio/lungo periodo del petrolio di potrebbe decidere sul supporto in area 98,49 dollari (I obiettivo di prezzo). La mancata tenuta di questo livello potrebbe spingere le quotazioni verso area 75 dollari (II obiettivo di prezzo). La massima estensione del ribasso, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 50 dollari.

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