Il petrolio è ostaggio di una lunga fase laterale il cui superamento potrebbe dare una forte direzionalità alle quotazioni

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Per capire la situazione di massima incertezza in cui si trova il petrolio basta pensare che, dalla chiusura del 17 giugno a quella del 1 luglio, le quotazioni sono aumentate solo dello 0,12%. Se, invece, si considera la massima escursione di queste settimane abbiamo un +5% e -6% rispetto alla chiusura del 17 giugno.

Possiamo ben dire, quindi, che il petrolio è ostaggio di una lunga fase laterale il cui superamento potrebbe dare una forte direzionalità alle quotazioni.

D’altra parte dai dati macro continuano ad arrivare dati contrastanti. Venerdì la pubblicazione di dati industriali ha mostrato che l’attività manifatturiera degli Stati Uniti è rallentata più del previsto il mese scorso. Aggiungendo, così, prove che l’economia a stelle e strisce si sta raffreddando, mentre la Federal Reserve stringe la politica monetaria. Questi dati, però, sono stati più che compensati dalle interruzioni delle forniture in Libia e i previsti stop in Norvegia.

Il petrolio è ostaggio di una lunga fase laterale il cui superamento potrebbe dare una forte direzionalità alle quotazioni

Il petrolio (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 1 luglio a quota 108,43 dollari, in rialzo del 2,52% rispetto alla seduta precedente. La settimana si è chiusa con un rialzo dello 0,75% rispetto alla chiusura settimanale precedente.

Time frame giornaliero

Le quotazioni da ben 11 sedute si stanno muovendo all’interno di un trading range individuato dai livelli 104 dollari – 114 dollari. Solo la rottura di uno di questi 2 livelli potrebbe dare direzionalità alle quotazioni.

I potenziali obiettivi al ribasso sono quelli indicati in figura. In particolare le quotazioni potrebbero scendere fino al III obiettivo di prezzo in area 94 dollari.

Al rialzo, invece, il petrolio potrebbe andare ad aggiornare i massimi storici.

Time frame settimanale

Nulla è cambiato rispetto a settimana scorsa. Si segnale solo il tentativo andato a vuoto dei rialzisti di ripartire al rialzo.

Il futuro di medio/lungo periodo del petrolio di potrebbe decidere sul supporto in area 98,49 dollari (I obiettivo di prezzo). La mancata tenuta di questo livello potrebbe spingere le quotazioni verso area 75 dollari (II obiettivo di prezzo). La massima estensione del ribasso, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 50 dollari.

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