I titoli dall’eccellente passato potrebbero essere un affare anche per il futuro?

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I risultati passati ottenuti dall’autore non forniscono alcun tipo di garanzia per i guadagni futuri. È questa la frase tipica che si legge nei disclaimer che riguardano previsioni/indicazioni relative ai mercati azionari. Dove investire i risparmi in modo sicuro nel corso degli anni, infatti, non è una scelta che può prescindere dallo studio dei mercati azionari ed essere basata solo sui risultati passati. Il fatto che un titolo sotto certe condizioni abbia fornito un rendimento positivo nel 100% dei casi non garantisce che continuerà a farlo.

Se passiamo dal trading ai risultati societari vale lo stesso discorso? I titoli dall’eccellente passato potrebbero essere un affare anche per il futuro?

Anche in questo caso la garanzia non c’è, ma un’azienda ben gestita dovrebbe continuare sulla stessa falsariga a meno di eventi straordinari.

I titoli dall’eccellente passato potrebbero essere un affare anche per il futuro?

Negli ultimi cinque anni la crescita degli utili di Credem è stata superiore a quella della media del settore bancario. Inoltre, nell’ultimo anno la crescita degli utili è stata superiore del 40% rispetto alla media dei suoi competitors. Anche il ROE e il ROA, sebbene non siano su livelli straordinari, sono stati superiori rispetto alla media del settore bancario.

Se, invece, si vanno a considerare le previsioni degli analisti sulla futura crescita del titolo, scopriamo che il titolo Credem si va a collocare verso il fondo della classifica dei migliori titoli. Secondo queste previsioni, quindi, l’ottimo passato non sarebbe garanzia di un altrettanto ottimo futuro, anzi.

Gli analisti che coprono il titolo hanno un consenso medio accumulare con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 15% circa. È importante osservare che la dispersione tra le previsioni degli 8 analisti è pari al 13%. Compatibile, quindi, con il livello di sottovalutazione che risulta così non essere statisticamente significativo.

Infine, ricordiamo che l’ottimo dividendo è un ulteriore motivo per comprare questo titolo bancario.

Le indicazioni dell’analisi grafica

Il titolo Credem (MIL:CE) ha chiuso la seduta del 15 settembre in ribasso dello 0,17% rispetto alla seduta precedente a quota 5,96 euro.

La tendenza in corso è rialzista e al momento non ci sono ostacoli lungo il percorso che porta al II obiettivo di prezzo in area 6,21 euro. Anzi, la tenuta del supporto in area 5,69 euro rafforza questo scenario. La massima estensione del rialzo, poi, si potrebbe andare a collocare in area 6,73 euro (III obiettivo di prezzo).

I ribassisti, invece, potrebbero prendere nuovamente il sopravvento nel caso di una chiusura giornaliera inferiore a 5,69 euro. In questo caso il titolo Credem potrebbe scendere fino in area 5 euro.

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