I soldi recuperati tramite “split payment” e “reverse charge”

Riparte la corsa delle imprese per avere soldi

I soldi recuperati tramite “split payment” e “reverse charge”. La caccia ai soldi degli italiani da parte dell’Erario si fa sempre più serrata. Negli ultimi anni i vari Governi che si sono succeduti hanno messo in atto misure per contrastare il fenomeno dell’evasione. L’effetto tracciatura sui redditi Irpef da lavoro autonomo, impresa e partecipazione ha avuto i suoi benefici. Nel 2018 nelle casse dell’erario sono arrivati da 1 a 1,5 miliardi di euro in più.  Questa quota è riferita ai soldi recuperati tramite “split payment” e “reverse charge”.

Cosa è lo “split payment”

Questa misura antielusiva viene applicata ai pagamenti della pubblica amministrazione. Il fornitore quando presenta la fattura non riceverà l’intero importo del corrispettivo ma solo l’imponibile. L’Iva verrà versata dalla pubblica amministrazione direttamente all’Erario.

Cosa è “reverse charge”

La Reverse charge risale all’anno di imposta del 2016. Riguarda determinate transizioni. Nel gergo fiscale si parla di inversione contabile. L’Iva in questo caso non si paga a chi vende ma versata all’erario dall’acquirente.

Chi ha quantificato l’importo

Lef-Associazione per la legalità e l’equità fiscale ha fatto una analisi rispetto ai dati statistici delle dichiarazioni dell’anno d’imposta 2018. I riferimenti presi in considerazione sono l’imposta relativa ai redditi da lavoro autonomo, impresa e partecipazione. L’importo tra 1 e 1,5 miliardi di euro corrisponde al 3 – 5% del valore complessivo dell’evasione misurata in base annua valutata intorno ai 30 miliardi di euro.

Alcune considerazioni

“Split payment” e “reverse charge” riguarda un limitato numero di contribuenti Iva e solo alcuni settori economici. Queste due misure antielusive assumono un peso importante perché riescono a far rientrare soldi all’Erario, senza intervento e impiego di risorse da parte dell’amministrazione finanziaria.  L’Agenzia delle Entrate con l’attività di accertamento recupera, mediamente quattro anni dopo, quasi gli stessi soldi dall’Irpef evasa dai redditi degli autonomi.

La prova del nove

Con l’obbligo della fatturazione elettronica i risultati potrebbero essere più lusinghieri. L’effetto tracciatura può essere un valido antidoto per combattere l’evasione, una priorità di questo Paese. I soldi recuperati tramite “split payment” e “reverse charge” sono un primo passo.

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