I segreti per scegliere un buon ombrello. Meglio i pieghevoli oppure quelli standard? E per i bambini?

I segreti per scegliere un buon ombrello

Ci sono due filosofie per scegliere un buon ombrello. Spendi poco perché si rompono oppure spendi molto perché durino. Ecco una piccola guida per vedere chi ha ragione.

L’ombrello non è un’invenzione moderna. Lo contendono 3 nazioni: l’Egitto, l’India e la Cina. In Europa arriva un po’ tardi, verso il 1500, alla corte dei re di Francia. Diventa un oggetto che si diffonde subito e veniva utilizzato nelle giornate di sole per trovarvi un po’ di riparo. Dedicato soprattutto ad un pubblico femminile e come parasole. Diventa anche un oggetto di moda. I ricami trovano, sulle sue stoffe pregiate, la tela per delle composizioni artistiche. Anche i materiali dell’asta dell’ombrello combinano madreperla e avorio con il legno intarsiato.

L'ombrello non è un'invenzione moderna

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Un museo italiano dedicato agli ombrelli

Per avere un’idea di come le nobildonne e non solo apprezzassero l’ombrello, in Italia esiste un museo apposito. Il museo dell’ombrello si trova da circa 80 anni a Gignese in provincia di Verbania. Fu fondato nel 1939 e raccoglie oltre 1.000 pezzi fra parasole e ombrelli. Dei pezzi magnifici con cui è possibile percorrere la storia dagli inizi del Novecento e fino ai giorni nostri. Un viaggio magnifico fra bellissimi disegni e ricami su stoffe pregiate. Non manca un’esposizione sui materiali per ripararli.

Ombrelli per tutti, anche per i bambini

Con il tempo il parasole è quasi scomparso, mentre ha lasciato il posto all’uso contro la pioggia. Di ombrelli ne esistono diversi tipi e vanno incontro al nostro modo di scegliere. Molti ombrelli infatti si comprano per pura necessità. Ci si trova nel bel mezzo di un temporale e si cerca subito un ombrello per ripararsi. In questo caso non si va molto per il sottile e si acquista quello che costa poco.

C’è invece chi ama gli oggetti ben fatti e allora sceglie un prodotto di buona manifattura. I segreti per scegliere un buon ombrello includono anche una struttura in legno di faggio o castagno, anche per le stecche. Sono oggetti ben costruiti e con materiali scelti, anche nei tessuti.

Per i bambini, i modelli più amati sono quelli che riportano i disegni dei vari personaggi dei film d’animazione. Pratici, sono anche quelli con tessuto in plastica trasparente e curvi, come a cupoletta. Permettono al bambino di ripararsi meglio e di agitare meno l’ombrello. In questo modo circoscrive meglio lo spazio da riparare e la trasparenza permette di vedere oltre.

Ombrelli per i bambini

Ombrelli per i bambini-proiezionidiborsa.it

I segreti per scegliere un buon ombrello per non bagnarsi

Per scegliere un buon ombrello, bisogna valutare certo i materiali, ma soprattutto le stecche. Corrispondono alla struttura portante e a quella che più deve resistere a vento e intemperie. In genere sono fatte in alluminio, nei modelli più economici. Ma meglio sarebbe sceglierle in acciaio inox, oppure in fibra di vetro o carbonio. Sono le strutture che resistono meglio al vento.

Per scegliere poi fra modelli ripiegabili e da borsa, oppure fra quelli classici non ripiegabili, è questione di gusto e di praticità. Anche fra gli ombrelli ripiegabili e a scatto, vi sono dei modelli di ottima manifattura e resistenti al vento forte. Il prezzo naturalmente segue la qualità, ma potrebbe essere anche motivo di un bel regalo.

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