I rimedi per il prato bruciato e l’erba che resiste a sole e siccità

prato

L’ondata di caldo degli scorsi giorni non ha lasciato certamente prati verdi e rigogliosi. Molti avranno erba bruciata e ridotta a paglia visto anche il giusto divieto di irrigazione dei giardini emanato da numerosi sindaci. In questo articolo vedremo come rimediarvi e al contempo una varietà di prato che resiste caldo.

I rimedi per il prato bruciato e l’erba che resiste a sole e siccità

Non appena possibile potremmo riprendere l’irrigazione ma non dovrà essere abbondante. Inoltre dovremo bagnare la mattina presto o la sera. Per quanto concerne il taglio del prato, la frequenza può essere ogni dieci giorni. Dobbiamo lasciare che dopo un caldo così intenso l’erba riprenda la crescita. Un altro consiglio degli esperti è di lasciare a terra l’erba falciata come pacciamante.

Arieggiare o Scarificare il prato

Questa operazione si renderà necessaria a settembre perché il prato bruciato, e poi magari alluvionato dalle piogge, è soggetto al cosiddetto feltro del tappeto erboso. Quest’ultimo è uno strato di erbacce e muschio. Questo strato superficiale va rimosso perché soffoca l’erba e non permette la crescita rigogliosa del prato, il passaggio di ossigeno e nutrienti.
Per arieggiare il prato ci sono attrezzi manuali o elettrici che apportano dei solchi senza intaccare il manto erboso.

Nuova semina

Se il prato ha meno di un anno, l’arsura può averlo rovinato in parte e la prossima stagione crescerà a chiazze. Meglio procedere quindi ad una nuova semina in primavera.

Il Kikuyu

Il clima sta cambiando e quindi potrebbe ripresentarsi il problema anche l’anno prossimo. Ci sono però delle varietà resistenti alla siccità e agli eventi climatici estremi. Per quanto riguarda le varietà floreali come il Cisto e l’Albizia possono produrre fiori anche in condizioni di aridità. Per quanto concerne il prato, invece, possiamo ricorrere al Kikuyu. Si tratta di un’erba della famiglia delle Graminiae ed è considerata infestante. Le foglioline possono raggiungere un’altezza di 40 centimetri ma dove cresce il kikuyu non c’è spazio per erbe infestante.

I pro ed i contro

I pregi della pianta sono indiscutibili. Si annaffia solo dopo la semina per qualche settimana. Va tosato solo se oltrepassa l’altezza di 10 centimetri e questo è abbastanza raro. La sua caratteristica è proprio questa perché non va tosato troppo, deve mantenere un’altezza minima di 10 centimetri come detto. Pertanto per chi vuole un tappeto di prato all’inglese, il kikuyu non è la giusta soluzione. Infine se resiste ad alte temperature e al calpestio teme, però, le gelate.
Abbiamo quindi visto i rimedi per il prato bruciato e una soluzione per la prossima stagione.

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In vista di un’estate caldissima prepariamo il giardino con varietà di piante e fiori non solo belli e rigogliosi ma anche resistenti alla siccità

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