Gli errori da evitare assolutamente col Fisco

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E’ molto più facile distinguere cosa è lecito dall’illecito che trovare una via di fuga a metà tra i due confini. Specie in materia fiscale, poi, teoria e pratica sono cose assolutamente diverse. Detto ciò, quali sono gli errori da evitare assolutamente col Fisco?

Gli errori da evitare assolutamente col Fisco

Non gestire il conto corrente come se fosse tuo. Pensate al vostro conto corrente come a una sorta di scatola trasparente, dove ciò che fate può essere visto da chiunque. Il segreto bancario è roba passata, ormai non esiste più. Oggi la regola è quella opposta. Il conto corrente non è il vostro piccolo regno, ma un deposito condiviso con l’Agenzia delle Entrate. La quale può prelevare direttamente senza autorizzazione del giudice quando vanta dei crediti, e ve ne ha dato notizia con la cartella esattoriale. Ma può anche sapere quanti soldi avete e come li state utilizzando. Grazie all’anagrafe dei conti correnti.

Oggi tutto si fa dal computer e si vede tutto. Insomma, l’Agenzia non potrà mai chiedervi le ragioni di un prelievo, ma sui versamenti ha pieni poteri. Per ogni singolo deposito di contanti o bonifico ricevuto può chiedervi una giustificazione. Lo può fare per gli ultimi cinque anni. E se non avete presentato la dichiarazione dei redditi, addirittura per gli ultimi sette anni.

Come fare a ricordare allora le ragioni di questo denaro? C’è la causale, penserete. Sì, ma non è mica con una causale che uno si può giustificare in caso di accertamento fiscale. Servono documenti scritti.

Gli errori da evitare assolutamente col Fisco. Per spese grosse, meglio un bonifico

Se state facendo una spesa di grosso importo e un genitore vi sta aiutando, fatevi versare i soldi sul conto corrente, o diversamente fateli accreditare direttamente sul conto del venditore, facendo indicare nell’atto di vendita che l’acquisto viene fatto con denaro di un parente a titolo di donazione in vostro favore. Ciò vi metterà a riparo tanto dalle imposte sulla donazione quanto da un accertamento fiscale. Questo nel caso in cui la vostra dichiarazione dei redditi denunci una situazione patrimoniale tale da non potervi permettere questa sorta di acquisto di lusso. Lo stesso dicasi nell’ipotesi in cui un familiare vi aiuti nelle spese quotidiane.

Non postare foto sui social network per fare invidia agli amici

Lo sapete che anche all’Agenzia delle Entrate hanno degli account social? No? Errore, perché un accertamento fiscale può originare anche da un’immagine condivisa con i vostri follower in cui vi si vede fare la vita da nababbo. Questo non vuol dire che dovete vestire col saio e i sandali. Ma non dovreste apparire più ricchi di quello che siete o di quello che avete dichiarato di essere

Mutui e assicurazioni sulla vita con rate troppo alte

Chi non ha liquidità chiede soldi in prestito alla banca. Chi non ha patrimoni e teme per il futuro dei suoi cari in caso di propria morte, si fa un’assicurazione sulla vita. Ma se mutui e premi assicurativi hanno una rata troppo alta, la cosa non regge più. E non sono pochi gli accertamenti fiscali intrapresi proprio per via dell’ingordigia della gente. Alla fine, anche i soldi pagati periodicamente agli intermediari finanziari sono un indice di ricchezza, e fanno scattare il redditometro.

L’ultimo consiglio per non rischiare un accertamento fiscale è semplice. Fate tutto in proporzione alla vostra dichiarazione dei redditi.

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