Forse non lo sappiamo ma potremmo fare il pieno di incentivi e detrazioni per 20 anni 

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Nel corso degli ultimi anni sono emerse opportunità rivoluzionarie nel mondo dell’energia. Queste ci consentirebbero di risparmiare notevolmente, di aiutare l’ambiente e di fornire una concezione diversa di mondo che vogliamo lasciare ai nostri figli. L’importante è allora prendere l’esempio di questi nuovi modelli e provare a imitarli. Considerare infatti le buone pratiche, può rivoluzionare in positivo le nostre vite. Spesso non ci pensiamo, ma le risposte ai nostri problemi potrebbero dipendere proprio da noi e dalla nostra propositività. Come se non bastasse la legge ci consente di ricevere incentivi e detrazioni in quantità per un periodo di 20 anni. È opportuno vedere allora di cosa si tratta e provare a cogliere alcuni punti chiave.

Forse non lo sappiamo ma con questo sistema potremmo fare il pieno di incentivi e detrazioni per 20 anni

È notizia di pochi giorni fa l’inaugurazione del più grande impianto eolico collettivo d’Italia nella località di Cerrone, all’interno della Provincia di Perugia. Si tratta di un impianto eolico (dunque fonte di energia rinnovabile) in grado di coprire il fabbisogno di elettricità di ben 900 famiglie. Finanziato interamente dai 6.718 soci, è l’esempio di ciò che viene chiamato comunità energetica, e che da pochi anni il legislatore europeo ed italiano consente a ciascuno di noi di sviluppare. Normalmente si tratta di formule cooperative all’interno delle quali la remunerazione per i membri è costituita dal prezzo accessibile della fonte d’energia rinnovabile. Peraltro gli utenti possono uscire dalla comunità energetica in qualsiasi momento, così come mantenere il proprio operatore.

Come è strutturata una comunità energetica e quali sono i benefici

Una comunità energetica è costituita da una pluralità di utenti (persone fisiche, piccole e medie imprese, enti locali) che volontariamente, tramite una forma di associazione giuridica o un accordo contrattuale, collaborano per produrre, consumare e gestire un impianto energetico.

Il concetto chiave per capire cosa sia una comunità energetica è l’autoconsumo, in loco, di energie rinnovabili. È evidente come i cittadini diventano partecipi dell’efficientamento energetico. Diventano cioè consumatori e produttori. L’energia che infatti non viene utilizzata dall’impianto della comunità energetica può essere immessa in rete, scambiata con i consumatori più prossima oppure a determinate condizioni anche accumulata. Non è previsto un sistema per generare profitto. L’importante è che la gestione avvenga tramite un’entità giuridicamente destinataria di obblighi e diritti e che abbia alcune caratteristiche specificate dalla legge (come la non discriminatorietà degli utenti e l’apertura incondizionata a soci).

Incentivi e detrazioni

Nell’attesa di conoscere le novità contenute nella prossima manovra di bilancio, dobbiamo sapere che le comunità energetiche, grazie al cosiddetto Decreto Mille Proroghe, godranno di una tariffa agevolata per i prossimi 20 anni pari a 110€/MWh. Come se non bastasse questo sconto sarà cumulabile alle detrazioni concesse dal SuperBonus 110%. Inoltre la norma prevede per gli utenti la restituzione di varie voci nella bolletta elettrica dovute al venir meno della trasmissione di energia e quantificata in 8 €/MWh. Insomma, forse non lo sappiamo ma con questo sistema potremmo fare il pieno di incentivi e detrazioni per 20 anni. Sembrerebbe essere dunque giunta l’ora di informarsi attentamente sulle concrete possibilità per metterlo in pratica.

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