Ecco svelato ogni quanto bisogna sostituire le padelle e se quelle antiaderenti possono essere pericolose?

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Qual è la durata media della vita di una padella? Cosa considerare quando le acquistiamo? È vero che le padelle antiaderenti in teflon rischiano di essere cancerogene?

Così come la penna è l’arma dello scrittore, i mestoli e le padelle sono quelle degli chef e degli appassionati di cucina. Per quanto siano oggetti universali, ogni tipo di padella conserva alcuni segreti da tenere a mente. Ad esempio, le padelle in pietra sono molto più facili da utilizzare, anche perché non hanno bisogno di un condimento per cuocere, mentre quelle di teflon sono molto facili da pulire. La ceramica è ideale per le cotture brevi, ed è molto resistente. Le padelle di alluminio hanno il grande vantaggio di diffondere uniformemente il calore, mentre quelle di ghisa sono ideali per cotture lunghe. Oltre a questo, una delle maggiori preoccupazioni per i consumatori riguarda lo stato di conservazione delle padelle. Così ecco svelato ogni quanto bisogna sostituire le padelle ed altri trucchi riguardanti i rischi sui materiali.

Una normativa europea ha regolato la questione

Una delle maggiori preoccupazioni riguardanti le padelle riguarda il tema del possibile rilascio di sostanze cancerogene. Questo timore si era diffuso perché in passato le padelle antiaderenti in Teflon erano realizzate con l’impiego di una sostanza chimica chiamata acido perfluoroottanoico. In effetti, sebbene ad altissime temperature, questa sostanza era potenzialmente cancerogena.

Già dal 2012 alcuni produttori hanno iniziato a distinguere i propri prodotti con un marchio specifico riguardante l’assenza di questa sostanza dalla produzione. Dal 2015 la questione è stata chiusa con una normativa europea. Questa ha vietato l’impiego durante la fase produttiva di questa sostanza. Di conseguenza qualsiasi pentola antiaderente presente sul mercato oggi, ne è certamente priva. Resta comunque la questione che la superfice rovinata, o grattata, deve essere buttata via per una questione di contaminazione di sapori, di inefficacia di cottura e soprattutto di incompatibilità dei materiali sottostanti con la cottura.

Ecco svelato ogni quanto bisogna sostituire le padelle

In media, la vita di una padella si aggira dai 2 ai 5 anni. Ma a prescindere del dato statistico, una padella va cambiata non appena risulti rovinata Proprio per questo è importante conservare bene le padelle tramite un impiego e un lavaggio corretto, di qualsiasi materiale siano. Il lavaggio a mano è normalmente raccomandato dagli stessi produttori: le temperature inferiori ed il sapone più delicato, a condizione di non utilizzare una spugna troppo graffiante, garantiscono una maggiore durata del rivestimento. Spesso il lavaggio in lavastoviglie è problematico anche per il manico e per il supporto. Che rischia di rovinarsi e di perdere presa.

La cucina è un piccolo laboratorio chimico, se ci pensiamo. Sarà per questo che è importante conoscere bene i trucchi del mestiere. Se vogliamo evitare un sugo acido, alcune spezie sono meglio di altre. Sembrerà buffo, ma persino per staccare le foglie del basilico bisognerebbe seguire alcune regole.

 

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