Ecco la classifica delle 5 piante più velenose e più comuni: potremmo averle in giardino e ci sono delle sorprese

La classifica delle 5 piante più velenose

Allestire un orto e un giardino è una operazione da non prendere alla leggera. Pochi ne sono consapevoli ma anche tra le piante più comuni e coltivate ce ne sono alcune che potrebbero rivelarsi pericolose. Tra poche righe scopriremo quali sono le piante più velenose delle nostre zone e come trattarle per evitare guai per la salute.

La primavera è ormai dietro l’angolo e moltissime persone iniziano a dedicarsi al giardino. Sono giorni intensi perché dobbiamo decidere quali piante iniziare a coltivare in vista della bella stagione. C’è chi punta sulla bellezza e su specie dai fiori spettacolari. Oppure chi opta per i grandi classici come le erbe aromatiche e le spezie, magari da riutilizzare anche in cucina. Ma siamo davvero sicuri che sia la scelta giusta? Alcuni studi recenti affermano che proprio queste ultime nascondono insidie da non sottovalutare. Quindi ecco la classifica delle 5 piante più velenose che potremmo trovare nei nostri giardini. Alcune ci sorprenderanno.

Il prezzemolo è stato appena eletto pianta più velenosa in assoluto

In pochi l’avrebbero sospettato ma un recente studio tedesco ha eletto il nostro amato prezzemolo come pianta più velenosa dell’anno. Ma attenzione. Non facciamoci prendere dal panico e non smettiamo di usarlo per insaporire i piatti. La parte tossica del prezzemolo non sono le foglie ma i fiori. Fiori che producono semi ricchi di apiolo, una sostanza potenzialmente molto pericolosa. Per fortuna il prezzemolo è una pianta biennale e i fiori nascono soltanto ogni due anni.

Attenzione a oleandro e papavero

Medaglia d’argento e medaglia di bronzo tra le piante più velenose in assoluto per oleandro e papavero. L’oleandro è una delle specie più presenti nei giardini primaverili ed estivi. Ed è una delle più pericolose perché sia le foglie che i fiori contengono sostanze tossiche per l’uomo. Meglio ammirarlo da lontano. Discorso molto simile per il papavero, anch’esso noto per l’elevato contenuto di alcaloidi presenti sia nei petali che nelle radici.

Ecco la classifica delle 5 piante più velenose: ci sono anche la menta poleggio e il basilico

Completano la classifica delle piante più velenose tra quelle diffuse alle nostre latitudini altre due sorprese. La prima è la menta poleggio, uno dei migliori anti-zanzare e anti-mosche naturali. Se la usiamo per tenere lontani gli insetti nessun problema. Evitiamo però di ingerirla perché contiene sostanze tossiche e molto pericolose. Cerchiamo anche di non confonderla con la menta comune. La seconda è il nostro amatissimo e consumatissimo basilico. Anche in questo caso evitiamo gli isterismi. Il basilico se consumato con moderazione non dovrebbe creare problemi. La tossicità si sviluppa soltanto se lo mangiamo in quantità esagerate e soprattutto se cuociamo le foglie più piccole e non ancora ben sviluppate. Sul tema ci sono molte ricerche botaniche e scientifiche e non tutte sono concordi in merito alla tossicità della pianta. Meglio comunque evitare di esagerare con il consumo.

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