I 3 modi per avere un’unica pensione più alta anche se i contributi sono in diverse casse previdenziali

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Accedere alla pensione, anticipata o di vecchiaia, è l’obiettivo dei lavoratori che raggiungono una certa età. Importante è anche l’importo del trattamento che si andrà a ricevere che può variare in base all’età, ai contributi versati e alle retribuzioni. L’età di accesso, in ogni caso, è determinante visto che, a parità di contributi può variare l’ammontare dell’assegno. Il pensionando può mettere in atto, però, alcune pratiche che incideranno sul calcolo della pensione.

Per chi vuole un assegno più ricco si può chiedere un determinato tipo di riscatto all’INPS, che garantisce una vecchiaia più serena. Capita, a volte, però che il lavoratore abbia versato i propri contributi in diverse gestioni previdenziali e si ritrovi ad avere un montante abbastanza spezzettato. Ecco i 3 modi per avere un’unica pensione anche se i contributi sono state versati in modo sparso.

La ricongiunzione è onerosa ma a volte conviene

Se si sceglie la ricongiunzione dei contributi si trasferisce, materialmente, tutto il montante contributivo versato in una gestione in un’altra.  In questo modo si ottiene un’unica pensione calcolata su tutti i contributi riunificati in una cassa previdenziale. Ad erogare la pensione sarà la cassa di destinazione secondo le sue regole. Come se i contributi fossero stati versati originariamente in essa. Non si tratta, quindi, di un semplice conteggio ma di un vero e proprio trasferimento.

La ricongiunzione, però, è onerosa e va sempre valutata la sua reale convenienza prima di sceglierla. In alternativa possono essere utilizzati o la totalizzazione o il cumulo, entrambi gratuiti ma con effetti diversi.

I 3 modi per avere un’unica pensione più alta anche se i contributi sono in diverse casse previdenziali

Con la totalizzazione si conteggiano i contributi versati in diverse casse previdenziali per raggiungere il diritto alla pensione. Attenzione, nel calcolo, però, ognuna gestione eseguirà, pro quota, quella relativa ai contributi presenti in essa. Anche se la pensione, materialmente, è pagata dall’INPS ma liquidata, come detto, pro quota dalle altre gestioni. Questo istituto richiede, in ogni caso, il ricalcolo interamente contributivo dell’assegno.

Il cumulo gratuito, invece, si comporta allo stesso modo della totalizzazione, ma non richiede che l’assegno sia calcolato con il sistema contributivo. Appare, quindi, una scelta vantaggiosa visto che è totalmente gratuita e non prevede penalizzazioni

In conclusione quale conviene?

Ovviamente la scelta maggiormente conveniente varia da caso a caso. E non si può stabilire a priori quale sia quella migliore. Alle volte la ricongiunzione, soprattutto per i più giovani, può determinare un sistema di calcolo maggiormente favorevole. Ma ricordiamo che non è applicabile alla Gestione Separata INPS. Per chi ha contributi versati in questa gestione, quindi, la scelta non può che ricadere su totalizzazione o cumulo.

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