Ecco come guadagnare quanto tre stipendi con una rara moneta da 10 lire

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La rubrica di numismatica di ProiezionidiBorsa continua a essere una delle più seguite del sito. I Lettori sono molto interessati a rarità antiche che potrebbero valere una fortuna, magari totalmente inaspettata, nascosta in qualche vecchio salvadanaio, portamonete o nelle tasche di qualche indumento del nonno.

Questa volta gli Esperti della Redazione parleranno di un esemplare particolarmente raro e molto ricercato dai collezionisti. Una moneta che può diventare un vero tesoro, nelle mani giuste, ma che sicuramente ha un importante valore storico oltre che economico. Ecco come guadagnare quanto tre stipendi con una rara moneta da 10 lire, coniata nel 1946.

Un hobby remunerativo

Molti tra i Lettori più attenti ricorderanno il vero tesoro rappresentato da una semplice moneta da 200 lire. Migliaia di euro nascosti in un semplice oggetto in bronzital – la particolare lega metallica con cui era realizzato l’esemplare del 1977, molto ricercato dai collezionisti.

Oggi, però, la concentrazione va puntata su un altro esemplare, realizzato sempre nei decenni scorsi, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale. La moneta in questione è appunto quella da 10 lire del 1946.

Secondo diversi esperti del settore, questa moneta può raggiungere valori di mercato molto molto alti. Quello a cui bisogna stare attenti, ovviamente, è l’eventualità che si tratti di un falso: dappertutto, specie sui banchetti di sedicenti collezionisti, è facile trovare coni fasulli che possono pregiudicare la caccia al tesoro.

La moneta in esame è quella raffigurante su una facciata un ramoscello d’ulivo e sull’altra un cavallo alato. Le immagini scelte dall’incisore simboleggiavano la rinascita dell’Italia dal tragico periodo della guerra e della dittatura, verso un futuro radioso e sereno.

Ecco come guadagnare quanto tre stipendi con una rara moneta da 10 lire

Come sempre, il valore di una moneta rara varia in base tanti fattori. Nel contesto ideale – parliamo quindi di un pezzo fior di conio, o comunque in ottimo stato di conservazione – il prezzo di vendita può salire vertiginosamente. Ad esempio, se si offre in vendita la moneta rara in un’asta online su canali dedicati proprio ai collezionisti e agli esperti del settore.

In questi contesti, la moneta da 10 lire del 1946 può esser venduta anche a 6.000 euro. Il primo passo è sempre quello di far valutare la moneta da un esperto che possa certificarne l’autenticità, per poi cercare il giusto canale di vendita, che sia sicuro e gestito da professionisti seri.

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