Ecco come calcolare l’aumento della pensione INPS da marzo grazie alle nuove detrazioni per il reddito

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Da gennaio, gli importi delle pensioni sono stati ritoccati al rialzo grazie a tutta una serie di novità previste dal legislatore a fine 2021.

Il primo intervento è arrivato a novembre, grazie al decreto del MEF (Ministero Economia e Finanze). L’intervento in questo caso ha riguardato la perequazione dei vitalizi, ossia il loro adeguamento all’aumentato costo della vita. Il decreto ha previsto un tasso dell’1,70%, entrato pienamente a regime dal mese di marzo.

Infine ricordiamo che, come avevamo già visto è possibile calcolare la perequazione su una pensione da 1.000, 2.500 o 3.500 euro.

Il secondo blocco di novità è arrivato con la Legge di Bilancio, che ha rivisitato l’imposta sul reddito, l’IRPEF, e le detrazioni. Il loro effetto combinato ha generato un incremento dei vitalizi mediamente maggiore rispetto alla perequazione. Ma al di là di questo, per capire l’effetto sulla vita di tutti i giorni, ecco come calcolare l’aumento della pensione INPS.

L’impatto dell’IRPEF sull’incremento del cedolino

La Riforma dell’IRPEF voluta dal legislatore ha comportato una rivisitazione degli scaglioni e delle aliquote. Quest’ultime, infatti, sono passate da 5 a 4. In sintesi, si parte dal 23% per redditi fino a 15mila euro fino al 43% per la parte di reddito eccedente i 50mila euro.

Anche in questo caso abbiamo visto, a titolo di esempio, come calcolare l’aumento di una pensione lorda annua di 25mila euro.

Ecco come calcolare l’aumento della pensione INPS da marzo grazie alle nuove detrazioni per il reddito

Eccoci infine al capitolo degli aumenti delle pensioni dovuti alla rimodulazione delle detrazioni per reddito. In parole semplici, esse variano per fasce di reddito (ma solo fino a 50mila euro) e si calcolano sul reddito effettivo. Vale quanto segue:

  • la prima detrazione è quella c.d. base, ossia quella riconosciuta per i redditi da pensione fino alla soglia degli 8.500 euro. Questa detrazione passa a 1.955 euro (ma per i redditi da pensione), ossia +75 euro rispetto al 2021. Infine ricordiamo che la soglia degli 8.500 euro è divenuta anche la nuova c.d. “no tax area”;
  • la fascia di reddito successiva riguarda le pensioni tra gli 8.501 e i 28mila euro e c’è una formula matematica per calcolare la detrazione. Alla somma di 700 euro, va aggiunto il prodotto tra 1.255 euro e un quoziente. Quest’ultimo è dato dal rapporto da 28mila euro, diminuito del reddito complessivo, e 19.500 euro;
  • infine arriviamo alle pensioni di importo annuo lordo comprese tra i 28.001 e i 50mila euro. Vediamo come calcolare la detrazione spettante. Si moltiplica la detrazione-base di 700 euro per il rapporto tra la differenza tra 50mila euro e il proprio reddito, e l’importo di 22.000 euro.

Infine ricordiamo che per i redditi da pensione di importo compresi tra 25.001 e 29.000 euro è previsto un incremento di altri 50 euro. Cioè alle detrazioni calcolate come sopra, si aggiungono 50 euro solo se la propria pensione annua lorda ricade nel range 25-29mila euro.

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