Ecco come andare in pensione nel 2022 per i lavoratori nel sistema misto e anche con soli 20 anni di contributi

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Per i lavoratori, autonomi o dipendenti, l’attesa della pensione a volte si fa più irta del previsto. Inoltre bisogna considerare che nel tempo il legislatore ha messo mano alla materia a più riprese. Il risultato è che le vie che conducono al ritiro dal mondo del lavoro variano a seconda di varie caratteristiche.

Ad esempio, in presenza di invalidità abbiamo visto quale percentuale da diritto alla pensione e/o all’esenzione dal ticket sanitario.

In questa sede, invece, facciamo chiarezza con riferimento agli assicurati nel sistema misto. Per essi, ecco come andare in pensione nel 2022 a seconda dei requisiti anagrafici e contributivi posseduti.

Partiamo vedendo anzitutto chi sono gli assicurati nel sistema misto.

Secondo l’ordinamento vigente, questo sistema si applica ai lavoratori con meno 18 anni di contributi alla data del 31 dicembre 1995. A partire dal 1° gennaio 2012, anche ai lavoratori con un’anzianità contributiva pari o superiore ai 18 anni alla data del 31 dicembre 1995.

Ecco come andare in pensione nel 2022 per i lavoratori nel sistema misto e anche con soli 20 anni di contributi

Illustriamo adesso quali sono le vie per accedere alla pensione nel 2022 per i lavoratori nel sistema misto. In sintesi abbiamo, tra le altre, Quota 100, ancora per quest’anno e riservata ai soli lavoratori che hanno maturato i requisiti alla data del 31 dicembre 2021. Ricordiamo che quelli anagrafici sono pari a 62 anni e quelli contributivi a 38 (la somma fa 100, appunto). Per quest’anno c’è anche Quota 102, a patto di maturare i requisiti entro il prossimo 31 dicembre, ossia 64 anni di età e 38 di contributi.

Da ricordare anche l’opzione della pensione anticipata prevista dal legislatore a beneficio di particolari fasce di cittadini. Il riferimento è ai lavoratori che si trovano in condizione di particolare disagio, di natura economica e/o lavorativa. In questi casi la Legge richiede 41 anni di contributi ai lavoratori precoci e meritevoli di tutela.

Troviamo i caregivers, gli occupati in mansioni usuranti, chi ha un percentuale di invalidità pari almeno al 74%, etc;

C’è poi la nuova pensione anticipata, introdotta nel 2012 in sostituzione della vecchia pensione di anzianità. Questa forma pensionistica prescinde dall’età anagrafica. In compenso variano i requisiti contributivi a seconda del genere del richiedente. Servono infatti 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi nel caso delle donne.

In generale, ossia a prescindere dal proprio sistema contributivo e anzianità contributiva, servono un determinato numero di anni di contributi per la pensione anticipata nel 2022. Infine troviamo la pensione di vecchiaia, ossia il ritiro dal mondo del lavoro a 67 anni di età e, appunto, i 20 anni di contributi.

Approfondimento

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