Chi entra tardi nel mondo del lavoro non sempre riesce ad accumulare tanti contributi ai fini pensionistici. Ancor meno ne possiede chi è stato costretto per anni a lavorare a nero senza copertura assicurativa. È utile a tal proposito sapere quanto prende di pensione a 64 anni un lavoratore con 20 anni di contributi. Perché già conoscendo l’importo dell’assegno previdenziale che spetta a chi richiede la pensione anticipata si ha un’idea delle somme spettanti. In tal modo, si potrebbe anche valutare se sia conveniente accendere una polizza assicurativa o una pensione integrativa o in alternativa prendere in considerazione la possibilità di versare a proprie spese i contributi volontari per incrementare il montante complessivo.
Ma quanto costa pagare un anno di contributi volontari? Oltre a ciò, ci si chiede se la contribuzione volontaria sia utile per accorciare i tempi di uscita dal lavoro o per aumentare l’importo pensionistico. Per rispondere a tali interrogativi è necessario dapprima capire cosa spetta al contribuente che si avvicina all’età pensionabile con dei buchi contributivi. A tal fine ecco a quanto ammontano le pensioni dei lavoratori con meno di 20 anni di contributi INPS. E soprattutto di quanto si riduce la pensione rispetto allo stipendio che il dipendente ha ricevuto fino alla data del pensionamento. Infine occorre conoscere i requisiti anagrafici richiesti e quindi l’età di accesso al trattamento previdenziale.
Ecco a quanto ammontano le pensioni dei lavoratori con meno di 20 anni di contributi INPS
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Anche chi nel corso della carriera professionale ha accumulato soltanto 15 anni di contribuzione matura il diritto alla pensione. E in più vi è il vantaggio che il trattamento previdenziale spettante non comporta tagli sugli assegni mensili. In base a quanto stabilisce il Decreto legislativo 503/1992 infatti si ottiene il pensionamento anche con un’anzianità contributiva pari a 15 anni.
Tale opportunità spetta a tutti i contribuenti in possesso dei diversi requisiti che richiedono le tre deroghe Amato. Per determinare l’importo dell’assegno previdenziale si utilizza il calcolo contributivo e lo si applica all’ammontare complessivo della copertura assicurativa.
Inoltre, si deve tener conto degli importi delle retribuzioni a lavoro e in particolare della parte relativa al versamento dei contributi, ossia del 33%. Ipotizziamo il caso di un lavoratore che ha percepito stipendi annui lordi pari a 20.000 euro. Al raggiungimento dei 67 anni di età e con un montante di contribuzione di 15 anni avrà diritto ad una pensione annua di circa 5.500 euro. A parità di requisiti anagrafici e contributivi l’importo degli assegni si attesterà invece sui 8.250 euro per chi percepisce 30.000 euro di stipendio annuo lordo.