Quanto costa pagare un anno di contributi volontari?

Inps

I lavoratori che intendono versare i contributi volontari si chiedono quanto costa pagare un anno di contribuzione. L’obiettivo è quello di aumentare il montante contributivo per accelerare i tempi di uscita dal mondo del lavoro. In un precedente articolo abbiamo valutato se “Conviene smettere di lavorare e pagare i contributi volontari per la pensione”. Adesso prendiamo in esame la somma di denaro che un lavoratore deve mettere da parte per far aumentare la propria contributiva.

A chi serve sapere quanto costa pagare un anno di contributi volontari? A due specifiche categorie di lavoratori. Nella prima categoria rientrano i lavoratori che sono disposti a versare altri contributi pur di far aumentare l’importo dell’assegno pensionistico. La seconda categoria raccoglie quei lavoratori che hanno dovuto interrompere la propria carriera lavorativa e vogliono integrare i contributi mancanti per ottenere la pensione.

Quanto costa un anno di contributi volontari?

Per ogni anno di contribuzione volontaria, il lavoratore è tenuto ad affrontare costi non trascurabili. La spesa minima che si richiede su base annuale si attesta per il 2020 attorno ai 3.538,91 euro. L’esborso previsto è di poco inferiore e pari a 2.988,77 nel caso di lavoratori che l’Inps autorizza alla contribuzione volontaria entro il 1995.

Il lavoratore che decide di versare volontariamente i contributi mancanti o quelli che servono ad incrementare il rateo pensionistico deve tener conto dell’inflazione. Si tenga conto che l’inflazione aumenta all’incirca dello 0,5% e che annualmente l’Inps provvede ad indicare l’importo minimo da pagare.

Nella circolare n. 33/2020 dell’Inps si legge che “la retribuzione minima settimanale è pari a 206,23 euro” sulla base dell’indice ISTAT. La prima fascia di stipendio annuale ammonta a 47,379,00 euro. Mentre ai lavoratori che pagano la contribuzione volontaria non antecedente al 1° gennaio 1996 si applica un massimale di 103,055,00 euro.

L’aliquota contributiva per i lavoratori dipendenti si attesta sul 27,87% erp i contribuenti autorizzati fino al 1995. Sale al 33% per i soggetti autorizzati a partire dal 1996. Dal momento che l’importo minimo da versare per il 2020 è pari a 206,23 euro, i lavoratori autorizzati fino al 1995 dovranno versare un contributo minimo di 57,48 euro. I lavoratori autorizzati a partire dagli anni seguenti al 1995 dovranno invece pagare 68,06 euro.

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