È in Italia il paese degli elfi facilmente raggiungibile tra boschi fatati e ruscelli cristallini ed è un modello di sostenibilità

natura

Un modo alternativo di impiegare i giorni di ferie, per chi ama la natura e ci tiene particolarmente al tema della sostenibilità, è soggiornare in un ecovillaggio. Si tratta di realtà separate dal caos della vita mondana, dove il tempo scorre lentamente, scandito dai lavori comunitari e dal contatto stretto con Madre Natura. Sono comunità aperte, che accettano i viandanti puri di cuore e volenterosi di imparare a collaborare. La condivisione, la cultura del prendersi cura del prossimo, sono caratteristiche fondamentali. Ognuno fa quello che può, ma tutti fanno qualcosa.

Non è necessario andare in India e sperimentare la vita, pur affascinante, che si conduce negli Ashram, perché di esempi virtuosi ne abbiamo anche nel nostro Paese. Infatti è in Italia il Paese degli Elfi facilmente raggiungibile a piedi tra boschi fatati, cascate e ruscelli cristallini.

Si tratta di colonie dislocate, che vivono di agricoltura, raccolta e baratto, organizzando mercatini nei Paesi limitrofi. E si fa per dire limitrofi, in quanto queste aggregazioni di persone vivono in capanne anche molto distanti tra loro. Tuttavia, sono perfettamente in grado di comunicare, raggiungersi, passare il tempo insieme di fronte a un falò. Le serate si susseguono sotto la guida e l’influenza di una Luna amica che veglia armoniosamente sui loro pasti condivisi.

Oltre a coltivare l’orto e raccogliere le ricchezze offerte dai boschi, gli Elfi si sono organizzati anche per il confezionamento di materie prime che poi vengono barattate nelle piazze.

Sono famose le loro olive, apprezzate nella vicina Pistoia, che dista un’ora di cammino tra panorami spettacolari.

È in Italia il paese degli elfi facilmente raggiungibile tra boschi fatati e ruscelli cristallini ed è un modello di sostenibilità

È indubbiamente un’esperienza più unica che rara, durante la quale il viandante apprenderà dei valori che potrà applicare anche al ritorno nella caotica vita cittadina.

Quando uno di questi minuscoli centri abitati è in difficoltà, gli altri intervengono, portando viveri, aggiustando le capanne andate distrutte. Non ci sono servizi igienici, l’acqua viene raccolta direttamente dai pozzi o dai ruscelli. In compenso esistono scuole, suddivise in classi di studenti, dove insegnanti stufi del sistema moderno offrono gratuitamente la propria capacità professionale.

In questo modo i bambini vivono liberi e a contatto con le creature del bosco, senza rinunciare a un’istruzione doverosa. Questo permetterà loro di andare a reinserirsi nella società cittadina, qualora lo volessero. Perché la libertà, quando gestita con coscienza, è il valore più alto a cui un essere umano può aspirare. Sotto il nome evocativo di Avalon, che ci riporta alla memoria l’isola che scompare nelle nebbie della saga di Fata Morgana e Re Artù, il Paese degli Elfi è una realtà unica nel suo genere. Un luogo dove la letteratura si fa tangibile, con un punto di vista estremamente attuale sui gravi problemi ecologici che affliggono il pianeta.

Se chi decidesse di andarci portasse in dono del riso, del formaggio, o dei vestiti usati, gli Elfi saranno particolarmente grati. E tratteranno gli avventori come amici da coinvolgere nella loro preziosa esperienza.

Lettura consigliata

In Liguria non esiste solo Camogli ma anche un borgo magico a strapiombo su un mare cristallino sulle orme di Lord Byron

Consigliati per te