È giunto il momento di tornare ai mutui a tasso variabile? Ecco una risposta

È giunto il momento di tornare ai mutui a tasso variabile

La BCE ha effettuato dieci rialzi consecutivi dei tassi di interesse culminati a settembre di quest’anno. Questa situazione ha spinto molti mutuatari a richiedere il tasso fisso piuttosto che quello variabile. Cerchiamo di capire cosa converrà di più in futuro.

Come osserva Mutuionline.it, nell’ultimo trimestre la maggioranza dei mutui richiesti (il 93,3%) ed erogati (il 93,0%) è stata a tasso fisso. Questa scelta è dovuta all’aumento dei tassi di interesse avvenuto nel 2023, che ha portato non pochi problemi a chi ha scelto di richiedere un mutuo con tasso variabile.

Ma come sarà la situazione per il 2024 ora che la stretta sui tassi sembrerebbe avviarsi verso una conclusione? È giunto il momento di tornare ai mutui a tasso variabile? Proviamo a rispondere a questa domanda illustrando le prospettive future, che potrebbero interessare a chi ha intenzione di richiedere un mutuo.

Lo scenario futuro

Per Mutuionline.it, fino a qualche settimana fa l’orientamento degli operatori, espresso tramite i futures, era piuttosto chiaro. Il picco della BCE era previsto dello 0,25% superiore al livello attuale, con un minirialzo in vista da qui alla fine del 2023.

Lo scenario è però mutato, infatti si inziano a proiettare addirittura dei tagli imminenti. Le attese del primo taglio di recente sono state spostate in avanti, verso fine 2024, almeno secondo le più recenti previsioni.

È giunto il momento di tornare ai mutui a tasso variabile?

In base a quanto detto fino a questo momento, cerchiamo di rispondere a questa domanda. La verità è che, in realtà, non è possibile dare una risposta precisa. Infatti, quest’ultima dipende non soltanto da valutazioni legate agli scenari futuri, ma anche ai propri bisogni, esigenze e guadagni.

C’è da ricordare che poi mai nessuna scelta è definitiva e quasi tutte le banche lasciano la porta aperta a rinegoziare le condizioni stipulate.

Quindi, più che che fra tasso fisso e variabile, quello da valutare è soprattutto un’attenta pianificazione finanziaria di breve  e lungo termine per definire un piano di azione all’evolversi/cambiare  di determinate condizioni.

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