Dove spostare oggi i soldi liquidi in eccesso invece di tenerli fermi sul conto o sul libretto? Ecco 7 percorsi differenti

Dove spostare i soldi liquidi in eccesso-Foto da imagoeconomica

Soldi fermi e infruttiferi? No, grazie. Con l’inflazione alle stelle e mille opportunità di guadagno per tutti i gusti, tenere i risparmi fermi oggi non è affatto conveniente. Vediamo allora dove spostare oggi i soldi liquidi in eccesso invece di tenerli fermi sul conto o sul libretto. 

Le possibili combinazioni finali sono infinite. Noi ne vedremo solo alcune tra le più richieste tra i risparmiatori.

Investire nel risparmio postale

Dal 7 settembre CDP ha modificato alcune condizioni economiche sul risparmio postale. In particolare l’offerta Supersmart 360 giorni per i titolari di libretto Smart rende il 2,50% annuo lordo a scadenza. È richiesta l’attivazione dell’accantonamento (minino 1.000 €) e l’attesa del termine e stop. Dalla stessa data sono aumentati i tassi lordi a scadenza del buono 3×2 (2,75%) e del 3×4 (3,00%), invariati tutti gli altri.

Conto deposito: libero o vincolato?

Sul reddito fisso una prima alternativa è data dal conto deposito: quale scegliere? Il conto migliore in assoluto non esiste, anche perché molto dipende da ciò che si cerca. Quello ideale offre un buon rendimento annuo lordo, magari con imposta di bollo assolta dalla banca emittente e senza necessità di aprire un c/c associato. Cioè il cliente dovrebbe impiegare il c/c che già dispone senza per forza doverne aprire uno apposito. Altri due aspetti chiave sono la possibilità o meno di disinvestire anzitempo il capitale in caso di CD vincolato e la periodicità di liquidazione interessi.

Abbiamo fatto una ricerca in rete e scoperto che i migliori CD vincolati a 36 mesi offrono intorno al 4,5-4,8% annuo lordo.

BTP, titoli di Stato e obbligazioni societarie

L’inflazione e il conseguente rialzo dei rendimenti ha portato i bond alla ribalta. Oggi gli interessi offerti sono interessanti già sulle brevi e medie durate. Pertanto i titoli lunghi sarebbero più adatti a chi ha un approccio speculativo mentre quelli con una ricca cedola per chi è cerca una rendita periodica. I corporate bond offrono invece cedole mediamente più ricche a parità di rating e durata, ma si scontrano con un maggiore tassazione (26% contro il 12,50% dei titoli di Stato).

Per chi ha maggiore propensione al rischio ecco infine i bond ibridi e quelli esteri, magari denominati in euro per non incorrere in rischi di cambio.

Infine non mancano le emissioni “speciali” come quella, per esempio, del prossimo BTP Valore dal 2 al 6 ottobre.

Investire in Borsa e(o nelle materie prime come oro, petrolio e gas: come farlo?

Aumentando il livello del rischio aumentano le potenziali opzioni a disposizione. Il mercato pullula di strumenti con cui è possibile costruire mille strategie alternative (per costi, valuta, sottostante, emittente, gestione, etc).

Cosa scegliere e come districarsi? A grandissime linee, le migliori alternative sono due, il fondo attivo (i fondi comuni di investimento, FCI) e quello passivo (ETF) con cui investire in azioni e materie prime, per esempio.

Nel 1° caso (FCI) si affidano i risparmi a dei professionisti che per questo prevedono dei costi maggiori dei secondi. Gli ETF sono mediamente più economici dei primi ma richiedono una certa padronanza della materia nell’investitore.

I certificati d’investimento

Stiamo cercando di capire dove spostare oggi i soldi liquidi in eccesso invece di tenerli fermi sul conto o sul libretto. I certificati d’investimento (certificates) sono dei prodotti interessanti per i rendimenti offerti ma richiedono competenza e una certa propensione al rischio. Danno modo di diversificare il portafoglio e si possono scegliere in base a tantissimi parametri.

Una buona regola per non eccedere nel rischio sarebbe quella di sceglierli a capitale protetto (vi sono soglie differenti), da cui dipende anche il guadagno finale. Più sale la protezione è più basso è il rendimento e viceversa.

Dove spostare oggi i soldi liquidi in eccesso invece di tenerli fermi sul conto o sul libretto?

Gli investimenti immobiliari sono da sempre nelle corde degli italiani. Rendita da affitto (a single, coppie e studenti universitari) e rivalutazione nel tempo sono le due principali fonti di guadagno da questa asset class. Ad esempio abbiamo visto come investire 40mila € in immobili e ritrovarsi un capitale di 200mila € a scadenza, ma sono strategie nella disponibilità di pochi.

Per chi dispone di capitali modesti e vuole investire nel mattone le possibili soluzioni sono soprattutto i fondi (attivi e passivi, come sopra) e il crowdfunding immobiliare.

Una regola d’oro per investire bene i risparmi

Infine una buona regola di vita, gestione dei soldi inclusa, è quella di non concentrare mai tutto il rischio in un sol posto. Se ad esempio il contadino destinasse il suo terreno ad una sola coltura, legherebbe il suo destino a quello della coltivazione prescelta.

Morale, il 7° potenziale percorso d’investimento suggerisce di ripartire rischio e soldi in più asset class. Se ben attuata, di norma questa strategia consente di contenere molto il primo (il rischio) e di valorizzare al meglio i secondi (i soldi).

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