Dove potrebbe essere diretto il più debole tra i titoli farmaceutici?

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Causa pandemia da Covid i titoli azionari del settore farmaceutico hanno avuto un notevole balzo in avanti rispetto ad altri. Di questo rafforzamento, però, non sembra avere avuto beneficio Recordati. Negli ultimi 3 anni, infatti, ha guadagnato solo il 2% a fronte di una media del settore farmaceutico del 16% circa. Una differenza di performance notevole che potrebbe avere un impatto anche per il futuro.

Dove potrebbe essere diretto il più debole tra i titoli farmaceutici?

Per rispondere a questa domanda incominciamo con una panoramica dei punti di forza e di debolezza del titolo partendo dall’input dell’analisi fondamentale. A seguire, poi, esamineremo quelle che potrebbero essere le indicazioni dell’analisi grafica.

Le indicazioni dell’analisi fondamentale

Qualunque sia l’indicatore utilizzato, le azioni Recordati risultano essere sopravvalutate, anche se non in maniera eccessiva. Ad esempio, per il rapporto prezzo su utili, le azioni Recordati risultano essere sopravvalutate di circa il 5% rispetto alla media del settore italiano. Il rapporto tra prezzo e fatturato della società, poi, con un valore di 4,6x la colloca tra le aziende più costose su scala mondiale. Anche il Price to Book ratio esprime una sopravvalutazione di circa il 40%.

Solo il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, esprime una sottovalutazione di circa il 30%.

Ricordiamo, poi, che Recordati non è tra le azioni da comprare se si cerca un dividendo elevato.

Secondo quanto riportato sulla stampa specializzata, poi, per gli analisti il consenso medio, infatti, è mantenere con un prezzo obiettivo che esprime una sottovalutazione del 21% circa rispetto alle attuali quotazioni. La dispersione tra le diverse raccomandazioni degli analisti, invece, è di circa il 10%.

Dove potrebbe essere diretto il più debole tra i titoli farmaceutici? La parola ai grafici

Il titolo Recordati (MIL:REC) ha chiuso la seduta del 30 settembre a quota 37,69 euro, in rialzo del 2,59% rispetto alla seduta precedente.

La tendenza in corso è ribassista, ma il supporto in area 36,90 euro (I obiettivo di prezzo) sta resistendo alla pressione degli orsi. La mancata tenuta di questo livello potrebbe spingere le quotazioni verso l’obiettivo successivo in area 31,96 euro (II obiettivo di prezzo). La massima estensione ribassista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 27 euro.

I rialzisti potrebbero riprendere il controllo della tendenza in corso nel momento in cui le quotazioni dovessero chiudere sopra la resistenza in area 39,95 euro. In questo caso un ritorno sopra area 45 euro potrebbe diventare molto probabile.

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