Dopo quanto l’assegno ordinario di invalidità non è soggetto a revisione?

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L’assegno ordinario di invalidità è uno strumento molto importante per i lavoratori che hanno perso parte della capacità lavorativa. Permette, infatti, di prendere una sorta di pensione anticipata a qualunque età. La prestazione è calcolata sui contributi effettivamente versati e al contempo non richiede la cessazione dell’attività lavorativa. Essendo equiparato, appunto, ad una pensione anticipata non permette l’anticipo pensionistico. Il titolare, quindi, potrà accedere al solo trattamento di vecchiaia al compimento dei 67 anni.

L’anticipo pensionistico negato

Come abbiamo detto il lavoratore che percepisce assegno ordinario, non può accedere alla pensione anticipata. Ma questo solo fintanto che percepisce l’assegno in questione. Che abbiamo detto ha una scadenza triennale. Il lavoratore che raggiunge, quindi, i 42 anni e 10 mesi di contributi può attendere la scadenza dell’AOI e non rinnovarlo. E quindi presentare la domanda di pensione anticipata (o di qualsiasi altro anticipo pensionistico).

Questo, invece, non è possibile qualora l’assegno sia diventato definitivo. In questo caso, infatti, l’assegno ordinario non ha più scadenza e non può essere rinunciato dal lavoratore. E l’unica possibilità di pensione è quella di vecchiaia.

La scadenza triennale

Per un determinato periodo dal suo riconoscimento, quindi, il titolare di AOI può anche sperare di accedere alla pensione anticipata. Avendo come arma quella di non rinnovare, alla scadenza l’assegno ordinario. Scorciatoia che viene meno quando l’assegno ordinario di invalidità diventa definitivo.

Appare determinante, quindi, sapere dopo quanto l’assegno ordinario di invalidità diventa definitivo e non è più soggetto a rinnovo triennale. Sapendolo il lavoratore può, di fatto pianificare il suo pensionamento. Ed evitare di presentare, come di consueto si fa, domanda di rinnovo prima della scadenza del trattamento.

Dopo quanto l’assegno ordinario di invalidità non deve più essere rinnovato?

La normativa prevede che al terzo rinnovo l’assegno ordinario diventi definitivo. Questo significa che non ha più scadenza triennale anche se il lavoratore, in qualsiasi momento può essere chiamato dall’INPS per una visita di controllo. Questo per verificare che sia ancora in possesso dei requisiti di accesso.

Il dubbio che molto spesso viene è il seguente: diventa definitivo dopo 3 rinnovi escluso il riconoscimento o comprendendolo? La cosa cambia poichè la differenza sarebbe di 3 anni.

L’assegno ordinario ad ogni domanda di rinnovo viene riconosciuto nuovamente. Al terzo riconoscimento (e quindi al secondo rinnovo dopo il primo riconoscimento) diventa definitivo. Si tratta, quindi, di un lasso temporale di 9 anni dal primo riconoscimento. Questa è la tempistiche dell’assegno ordinario di invalidità per diventare definitivo e non avere più una data di scadenza.

Lettura consigliata

L’assegno ordinario di invalidità conviene anche se si smette di lavorare e si usufruisce della Legge 104 ma non in questo caso

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