Donazione ai figli con bonifico per acquisto o ristrutturazione casa senza notaio e prima della successione

bonifico

Ogni genitore farebbe qualsiasi cosa per i figli. Compresa la donazione di soldi per aiutarli, magari ad acquistare una casa. O a ristrutturarne una che già possiedono. Anche se questa è una cosa abbastanza naturale e che accade sovente in Italia, non sempre si esegue la donazione nella giusta maniera. E, anche con le migliori intenzioni, si rischia di destare sospetti all’Agenzia delle Entrate. O di dover pagare cifre improponibili al notaio che redige l’atto di donazione. Per una donazione ai figli con bonifico per acquisto di un immobile è possibile agire anche senza notaio. E prima che si arrivi alla successione per l’eredità.

Alcune regole da seguire per donare soldi ai figli

Ci sono delle regole che permettono sia di risparmiare i soldi dell’atto di donazione dal notaio che di evitare problemi con l’Agenzia delle Entrate. Regole che tutti i genitori che vogliono aiutare i figli dovrebbero conoscere. Per le donazioni di valore importante il Codice Civile prevede che è necessario un atto da un notaio in presenza di due testimoni. C’è poi da tenere presente che se un figlio acquista casa non avendo un reddito congruo potrebbero nascere problemi con il redditometro dell’Agenzia delle Entrate. E allora come si deve procedere per evitare problemi?

Visto che tutti questi problemi non si presenteranno al momento della donazione ma solo in seguito, è bene agire per fare in modo di evitarli. Anche quando un genitore dona al figlio soldi, se l’importo è importante sia per chi dona che per chi riceve, serve il notaio. Ma se un genitore dona al figlio denaro per uno scopo preciso il notaio non serve e neanche l’atto pubblico.

Donazione ai figli con bonifico per acquisto o ristrutturazione casa senza notaio e prima della successione

Se la donazione, quindi, è per acquistare o ristrutturare una casa (scopo preciso) anche se è di importo rilevante, si può fare a meno del notaio. Si tratta, infatti, di una donazione indiretta ovvero quando l’oggetto della donazione stessa non è il denaro ma un bene (la casa, appunto). Se un genitore, quindi, vuole regalare al figlio 100.000 euro senza stabilirne l’uso che ne farà, serve un notaio. Ma se la stessa somma viene regalata e vincolata all’acquisto di una casa, il notaio non serve.

In questo caso, per essere in regola sia con il Fisco che con la Legge, basterà che il bonifico con il quale i soldi vengono trasferiti dal genitore al figlio abbia una causale precisa. Ovvero che indichi la finalità della regalia. Basterebbe, quindi, scrivere nella causale:

  • donazione per acquisto casa;
  • donazione per ristrutturazione prima casa di abitazione.

E non si sarà tenuti neanche al pagamento delle tasse visto che per trasferimenti tra genitori e figli scatta solo per le cifre eccedenti il milione di euro. Per le donazioni indirette, tra l’altro, le tasse non sono proprio previste, anche se si supera il limite anzidetto. A patto che siano realizzate con metodo tracciabile (bonifico) e che nell’atto di acquisto si indichi la provenienza del denaro. In pratica il notaio, nell’atto di acquisto della casa, dovrà indicare che il figlio paga il bene con denaro ricevuto in donazione dai genitori. E ricevuto tramite bonifico. In questo modo ci si mette in regola anche con eventuali problemi legati al redditometro.

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