Dal 2 novembre interessi e sanzioni più elevati per i contributi INPS

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Gli ultimi mesi del 2022 se per alcuni contribuenti arrivano buone notizie riguardanti il cedolino di pensione o l’erogazione d’indennità, per altri un po’ meno. In particolare arrivano brutte notizie per quei contribuenti che si ritrovano a chiedere una dilazione nel pagamento dei contributi. Ma anche per coloro che omettono e effettuano tardivamente il versamento contributivo.  La Banca Centrale Europea infatti ha innalzato di 75 punti base il tasso d’interesse sulle principali operazioni di rifinanziamento dell’Eurosistema. Ciò ha comportato che il tasso di interesse è pari al 2%. Questa variazione incide pertanto sulla determinazione del tasso di dilazione e differimento da applicare agli importi dovuti a titolo di contribuzione. In altre parole dal 2 novembre interessi e sanzioni più elevati per chi chiede la dilazione dei contributi gli interessi, omette o ritarda il pagamento.

Con la circolare n 124/2022 l’INPS illustra pertanto cosa accadrà per le future dilazioni e per quelle per le quali già è avvenuta l’autorizzazione alla dilazione. Tale situazione comporterà per tutti coloro che chiederanno il pagamento dei contributi in maniera dilazionata un aumento degli importi da corrispondere. Il valore degli interessi infatti salendo al 2% rende ancora più costoso accedere ai differimenti e alle dilazioni dei versamenti dei contributi. Inoltre sale anche l’importo in caso di omesso o tardivo pagamento dei contributi a causa dell’aumento delle sanzioni civili che si applicano in tali ipotesi.

L’INPS annuncia dal 2 novembre interessi e sanzioni più alti in caso di dilazione dei contributi e in caso di tardivo o omesso versamento

La variazione effettuata dalla Banca Centrale incide sul tasso di dilazione e differimento sugli importi dovuti agli Enti gestori di forme previdenziali e assistenziali obbligatorie. Nonché sulle sanzioni in caso di ritardato o mancato pagamento di premi e contributi. Pertanto attualmente, a partire dal 2 novembre l’interesse di dilazione per la regolarizzazione rateale dei debiti dei contributi è pari all’8% annuo. Tale tasso sarà applicato alle rateazioni presentate a decorrere da tale data. Mentre i piani di ammortamento già emessi e notificati in base al tasso d’interesse precedente non subiranno alcuna modificazione. L’INPS precisa pertanto che solo dal 2 novembre l’interesse dovuto in caso di autorizzazione al differimento del termine di versamento dei contributi sarà pari all’8%. Inoltre in caso di autorizzazione al differimento del termine di versamento dei contributi il nuovo tasso pari all’8% sarà applicato a partire dal mese di ottobre 2022.

Cosa accade dal 2 novembre 2022

La variazione effettuata inoltre oltre all’aumento del tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento, comporta anche l’aumento delle sanzioni civili. In particolare qualora il mancato/ritardato pagamento di contributi o premi il cui ammontare sia rilevabile dalle denunce/registrazioni obbligatorie la sanzione è aumentata al 7,50%. Lo stesso anche qualora la denuncia della situazione debitoria sia fatta spontaneamente prima di richieste degli Enti impositori. Sempreché il versamento si effettui entro 30 giorni dalla denuncia. Rimane inalterata in caso di evasione la misura della sanzione pari al 30% nel limite del 60% dell’importo dei contributi non corrisposti alla scadenza. Infine in caso di mancato/ritardato pagamento derivanti da oggettive incertezze per contrastanti orientamenti giurisprudenziali, riconosciuti in sede giudiziale o amministrativa la sanzione è del 7,5%. Sempreché il pagamento avvenga entro il termine fissato dagli organi impositori.

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