Da settembre questi cellulari dovranno dire addio a tutti i servizi di Google applicazioni comprese

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I lettori di ProiezionidiBorsa sanno bene che il mondo della tecnologia e degli smartphone è in costante cambiamento. Un dispositivo appena acquistato diventa obsoleto solo poche settimane dopo essere uscito dal negozio. Spesso ci si ritrova in mano con oggetti inutili pagati, appena usciti, anche diverse centinaia di euro.

L’ennesimo scossone sta per arrivare da Google. Il community manager Zak Pollack ha infatti annunciato che dal prossimo 27 settembre ci saranno diversi cambiamenti. Da settembre questi cellulari dovranno dire addio a tutti i servizi di Google applicazioni comprese, infatti, e non c’è possibilità di tornare indietro. Come funziona esattamente questo ‘ban’ e com’è possibile evitarlo? Lo spiegheranno gli Esperti della Redazione in questo articolo.

Aggiornare gli smartphone

Per capire se il proprio smartphone verrà ‘bandito’ dai servizi Google è sufficiente svolgere un controllo molto semplice. Bisogna recarsi nel pannello ‘Impostazioni’, cliccare sulla voce ‘Sistema’ e poi ‘Informazioni telefono’. Qui sarà possibile visualizzare sia la versione di Android installata sia quella della patch di sicurezza.

Queste due informazioni sono estremamente importanti per capire se si è nei guai oppure no. Google ha infatti chiarito che, dal 27 settembre, verrà negato l’accesso a tutte le sue app ai dispositivi che montano una versione di Android pari o inferiore alla 2.3.7. Non si potranno più usare Gmail, YouTube e neppure il comodissimo Maps. Quest’ultima app in particolare è stata oggetto di un approfondimento interessante qui su ProiezionidiBorsa in un nostro precedente articolo.

Da settembre questi cellulari dovranno dire addio a tutti i servizi di Google applicazioni comprese

Google interviene spesso con questo tipo di provvedimenti per garantire la sicurezza dei suoi utenti. I sistemi più datati come Android 2.3.7 sono infatti più suscettibili agli attacchi di hacker e criminali informatici. La versione del sistema in questione è infatti vecchia più di dieci anni: come spiegato all’inizio, l’evoluzione tecnologica corre veloce e questo tipo di macchine sono destinate a scomparire.

Le versioni più datate di qualsiasi software sono più vulnerabili perché i malintenzionati hanno avuto tanto tempo per testare e capire i punti deboli da attaccare. I produttori di software, invece, valutano più economica la scelta di abbandonare le vecchie versioni anziché rilasciare nuove patch di sicurezza.

Quindi, per evitare di non poter più usare il navigatore, e-mail, per continuare a vedere video su YouTube e scaricare applicazioni dal Play Store è bene aggiornare il proprio dispositivo oppure comprarne uno nuovo.

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