Cosa può succedere nei prossimi mesi ai clienti delle banche italiane

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L’Italia è stata per decenni un Paese di grandi risparmiatori. Banca d’Italia quantifica il risparmio medio di ogni italiano in circa 69.000 euro. Di questi, mediamente 50.000 sono investiti a vario titolo, mentre oltre 15.000 sono lasciati sul conto corrente. Le somme liquide sui conti correnti hanno rendimenti nulli, in alcuni casi addirittura negativi.

Gli italiani però, preferiscono tenere una riserva di liquidità sempre disponibile in caso di necessità. Una regola base della finanza prevede che rischio e rendimento siano direttamente correlati tra loro. Un titolo molto remunerativo probabilmente sarà anche altrettanto rischioso. Mentre un tripla A ha spesso rendimenti sottozero. Sulla base di questa regola elementare, i conti correnti dovrebbero essere davvero un deposito sicuro per i nostri risparmi. In questo articolo vogliamo capire cosa può succedere nei prossimi mesi ai clienti delle banche italiane. In particolare, vedremo se tenere i soldi sul conto corrente è davvero sicuro.

Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi

I correntisti di tutte le banche dormono sonni tranquilli perché sanno che i loro soldi sono garantiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Questo particolare Fondo garantisce i correntisti in caso di liquidazione di una banca. Le tutele ad esso correlate coprono le giacenze sul conto corrente fino ad un massimo di 100.000 euro a cliente. Il FITD prevede un contributo di tipo ex-post per le banche consorziate. Il Fondo quindi, riceve i capitali da veicolare ai clienti di un istituto fallito solo a tracollo avvenuto. In altre parole, i soldi non ci sono; le banche li verseranno al bisogno. Il meccanismo ha funzionato in passato per banche medio piccole. Ma cosa accadrebbe se fallisse un grande istituto? Per capire cosa può succedere nei prossimi mesi ai clienti delle banche italiane facciamo qualche calcolo.

Cosa può succedere nei prossimi mesi ai clienti delle banche italiane

Se dovesse fallire una grande banca, il FITD sarebbe messo in difficoltà. Le altre banche sarebbero in grado di versare il denaro necessario a ristorare i clienti? Riuscirebbero a rimborsare il saldo medio pari a 15.000 euro ai 5 milioni di clienti di un istituto medio-grande? Significherebbe un esborso di 75 miliardi di euro, l’impatto sui conti delle banche italiane potrebbe essere davvero rilevante.

Ovviamente non sappiamo con esattezza cosa può succedere nei prossimi mesi ai clienti delle banche italiane. Possiamo però ricordare l’importanza della diversificazione dei rischi. Investendo i propri risparmi, anche in maniera molto prudente, su varie controparti, il rischio di brutte sorprese scenderà nettamente. Per diversificare, è possibile anche scegliere un conto deposito. Scopri con noi i 5 modi per far rendere un conto deposito.

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