Cosa è successo sul petrolio e previsioni

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Continua l’indecisione sul petrolio che non riesce a trovare la sua via. Un impatto sul prezzo dell’oro nero potrebbe arrivare da alcune notizie riportate su agenzie internazionali, secondo le quali l’Arabia Saudita e la Russia vorrebbero mantenere il prezzo del petrolio intorno a livelli di circa il 10% superiori rispetto a quelli attuali.

Qualora queste indiscrezioni dovessero essere confermate potrebbero avere un forte impatto sul futuro del prezzo del petrolio.

Cosa è successo sul petrolio e previsioni

Il petrolio (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 16 settembre a quota 85,43 dollari, in rialzo dello 0,39% rispetto alla seduta precedente. La settimana si è chiusa con un ribasso del 2,40% rispetto alla chiusura settimanale precedente.

Come operare secondo l’analisi grafica. I segnali di trading

Per capire cosa è successo sul petrolio e le sue implicazioni future, basta guardare con attenzione quanto accaduto nel corso della settimana appena conclusasi.

Nonostante il tentativo di forzare al rialzo, nel breve termine lo scenario rimane ribassista. Per ben tre sedute consecutive, infatti, le quotazioni hanno cercato di rompere la forte resistenza in area 88,34 dollari (I obiettivo di prezzo) senza, però, riuscire nell’intento. Tuttavia, questa debolezza dei rialzisti non è stata sfruttata dai ribassisti che sono stati bloccati dal supporto in area 84,78 euro.

A questo punto solo la rottura di uno dei due livelli indicati potrebbe dare direzionalità alle quotazioni. Ecco, quindi, che comprare petrolio potrebbe non essere ancora la scelta giusta. La scelta di trading migliore potrebbe essere quella di attendere la rottura in chiusura di giornata di uno dei due livelli indicati.

Qualora, invece, i rialzisti dovessero spingere il petrolio sopra 88,34 dollari in chiusura di seduta, allora potrebbe essere molto probabile un ritorno sopra i 100 dollari. Al ribasso, invece, potrebbe essere possibile un ritorno in area 70 dollari.

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Nulla è cambiato rispetto a settimana scorsa se non che il supporto in area 86,20 euro ha ceduto in chiusura settimanale.

Sembrava quasi fatta per i ribassisti, ma l’ultima seduta della settimana ha sancito, ancora una volta, la solidità della fase laterale in corso ormai da quasi due mesi tra i livelli 86,20 dollari e 95,26 dollari. Come operare secondo l’analisi tecnica sul petrolio?  Solo la chiusura di uno di questi due livelli potrebbe dare direzionalità alle quotazioni. Al ribasso verso gli obiettivi indicati in figura. Al rialzo, invece, un ritorno verso area 110 dollari potrebbe essere molto probabile.

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