Cosa accade a eredità e pensione di reversibilità se la vedova non era sposata

pensione, reversibilità

Quando si parla di eredità e di pensione di reversibilità le casistiche previste dalla normativa in vigore oggi sono talmente tante che casi particolari e anomalie sono all’ordine del giorno. Per esempio, la reversibilità in presenza di più coniugi è uno dei casi più spinosi e di difficile risoluzione. Tanto è vero che tutto viene demandato al giudice competente di volta in volta che decide le quote di pensione di reversibilità spettante all’ultimo coniuge o all’ex. Ed estendendo il discorso ai classici lasciti ereditari la situazione non cambia.

Un caso particolare, per esempio, è quello delle coppie non sposate e nemmeno con convivenza di fatto registrata, soprattutto se dentro ci sono i figli. Cosa accade a eredità e pensione di reversibilità se la vedova non era sposata col defunto? So tratta di una domanda che molti si pongono anche da giovani e non necessariamente dopo un triste evento.

La pensione di reversibilità senza matrimonio e senza convivenza di fatto

Vivere insieme a un’altra persona non deve necessariamente passare dal matrimonio. Adesso c’è anche la convivenza di fatto, con tanto di registrazione ufficiale in Comune. Ma nemmeno questa è strettamente necessaria. Una famiglia può essere fatta anche senza queste pratiche classiche e burocratiche.

Naturalmente, matrimonio e convivenza di fatto sono una cosa, mentre il vivere semplicemente insieme sono tutta un’altra cosa. Soprattutto nel momento in cui succede che uno dei due conviventi muore. La tutela dei superstiti sta a cuore a molti, ecco perché l’argomento è assai interessante.

Cosa accade a eredità e pensione di reversibilità se la vedova non era sposata

In pratica, senza una convivenza di fatto registrata e naturalmente senza matrimonio, la pensione ai superstiti spetta ai figli in misura pari all’80% della pensione del defunto quando era in vita.

La pensione di reversibilità spetta ai figli minorenni o ai figli fino a 26 anni di età che magari hanno a che fare con percorsi di studio universitari e risultavano a carico del defunto quando questi era in vita. Questo vale anche per la pensione indiretta, quella che spetta a determinati eredi quando a morire non è un pensionato ma un lavoratore con almeno 5 anni di contribuzione versata.

La madre dei figli resta tutrice a prescindere da matrimonio o convivenza di fatto

Ricapitolando, la reversibilità spetta ai figli nel momento in cui non c’è un coniuge a cui l’INPS può passare una parte di pensione del defunto. Fino al compimento dei 18 anni la madre dei figli resta la tutrice, tanto della eventuale pensione di reversibilità spettante ai figli che delle quote ereditarie se il defunto lascia patrimonio agli eredi.

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