Con questi valori del sangue alterati l’INPS paga subito 523 euro mensili senza limiti di reddito nel 2022

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Ci sono alcune patologie di cui una persona soffre che sono causate da fattori ambientali ed altre che invece interessano la trasmissione genetica. Qualunque sia la causa di simili alterazioni, spesso diventa difficile gestire la propria routine quotidiana quando subentrano delle difficoltà sanitarie. In simili circostanze, l’Istituto di Previdenza Sociale riserva alcune tutele economiche ai contribuenti in maniera da garantire un sussidio costante.

Chi presenta i necessari requisiti sanitari, quest’anno può richiedere l’indennità per alcune malattie che interessano specifiche patologie ematiche. Con questi valori del sangue alterati l’INPS paga subito 523 euro mensili senza limiti di reddito nel 2022. Di seguito vediamo a partire da quale età è possibile presentare l’istanza e dopo quanto tempo decorre l’assegno nel nuovo anno.

Quando i valori del sangue indicano la presenza di malattie

Le indennità che l’Istituto di Previdenza Sociale garantisce per tutte le persone che vivono condizioni fortemente invalidanti o presentano menomazioni sono numerose. In un precedente articolo abbiamo ad esempio spiegato come ottenere sin dai primi mesi del 2022 l’assegno di accompagnamento con i nuovi importi ricalcolati. Spesso le alterazioni del sangue possono essere l’indizio di numerose patologie che si verificano nel corpo e che dipendono da cause differenti.

I diversi valori che si monitorano attraverso gli esami ematochimici possono indicare patologie diffuse come il diabete, l’ipercolesterolemia o vere e proprie malattie del sangue. In quest’ultimo caso, si potrebbe trattare di malattie che prevedono una forte componente di trasmissione genetica e che possono aggravare le condizioni sanitarie del soggetto. Con questi valori del sangue alterati l’INPS paga subito 523 euro mensili senza limiti di reddito nel 2022 per determinate condizioni invalidanti.

Come funziona il sussidio e a chi spetta

Una delle tutele economiche che l’Istituto di Previdenza Sociale riserva ai contribuenti è l’indennità per lavoratori affetti da talassemia major o drepanocitosi. Si tratta di una prestazione economica che si riceve su richiesta e si rivolge a chi presenta simili patologie. Essa è disciplinata dalla Legge n. 448 del 28 dicembre 2001 e prevede requisiti oltre che sanitari anche socio-anagrafici. Possono presentare istanza i lavoratori che abbiano compiuto almeno 35 anni ed abbiano un’anzianità contributiva pari ad almeno 10 anni.

Con la circolare n. 197 del 23 dicembre 2021 l’INPS ha pubblicato gli importi 2022 dell’indennità che corrisponde a 523,83 euro mensili per 13 mensilità. La richiesta da parte degli interessati non prevede limiti di reddito, come invece accade per l’assegno di invalidità parziale. Inoltre, tale indennità è esente dal reddito imponibile ai fini IRPEF. Fatte salve alcune eccezioni, la Legge n. 241/1990 prevede che i termini per l’emanazione del provvedimento corrispondano a 30 giorni dalla domanda. In questo caso, dunque, chi presenta i requisiti necessari, può inoltrare istanza all’INPS e ricevere nei suddetti termini l’esito della richiesta.

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