Con quanti anni di contributi INPS si può andare in pensione a 55 o 56 anni?

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Per molti lavoratori il momento del pensionamento diventa un traguardo da raggiungere quanto prima. Chi sceglie di abbandonare l’impiego deve tuttavia sapere con quanti anni di contributi INPS si può andare in pensione a 55 o 56 anni. Il prepensionamento consente di concludere una lunga carriera professionale, ma è anche l’unica via per quei lavoratori che non godono più di uno stato di salute. Può infatti accadere che ad andare in pensione prima siano i contribuenti con problemi familiari o di salute che quindi non hanno alternative cui ricorrere. Gli Esperti di Redazione hanno già indicato ai Lettori “Come andare in pensione prima nel 2021 anche senza raggiungere l’età minima”.

La preoccupazione che assale molti lavoratori riguarda proprio l’età pensionabile che spesso rappresenta un requisito imprescindibile. Vi sono tuttavia misure previdenziali che danno l’opportunità di anticipare di qualche anno l’abbandono dell’attività lavorativa. Risulta pertanto necessario capire con quanti anni di contributi INPS si può andare in pensione a 55 o 56 anni e quali categorie di lavoratori. Di sicuro, il vantaggio di ritrovarsi in pensione addirittura prima del raggiungimento dei 60 anni spetta anzitutto ai lavoratori di lungo corso.

Con quanti anni di contributi INPS si può andare in pensione a 55 o 56 anni?

Se si inizia a lavorare sin da giovanissimi si ha modo di accumulare un montante di contributi tale da consentire l’accesso al trattamento previdenziale. In tal caso si può sfruttare l’opzione della pensione anticipata ordinaria che richiede requisiti contributivi e anagrafici differenti a seconda del sesso. Gli uomini possono richiedere il pensionamento al compimento di 56 anni e con un’anzianità contributiva di 41 anni e 10 mesi. Diversamente le donne hanno modo di percepire assegni pensionistici già a 55 anni e con una copertura assicurativa di almeno 41 anni e 10 mesi. Non esiste invece alcun requisito anagrafico da rispettare per il trattamento previdenziale Quota 41 che presuppone il versamento di 41 anni di contribuzione.

Di questi tuttavia almeno il versamento di 12 mesi deve risalire ad un periodo antecedente al compimenti di 19 anni di età. Inoltre a tale misura previdenziale possono accadere esclusivamente alcune categorie di professionisti che rientrano nel novero dei lavoratori precoci. Ulteriore opportunità di un prepensionamento a 55 anni riguarda le donne cui la Commissione sanitaria INPS ha riconosciuto un’inabilità al lavoro non inferiore all’80%. Si tratta della pensione di vecchiaia anticipata per i cui requisiti specifici rimandiamo alla lettura del Decreto legislativo 503/1992. Abbiamo così individuato con quanti anni di contributi INPS si può andare in pensione a 55 o 56 anni e quali lavoratori ne hanno diritto

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